Soprintendenza e ADSI: tutela e valorizzazione Beni architettonici. Ville storiche Venete: riqualificazione e rilancio con enti e privati

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Una delle ville venete storiche
Una delle ville storiche venete

Come gli edifici vincolati posso adeguarsi alle normative su efficientamento energetico, miglioramento sismico? Il tema è sotto gli occhi di tutti da qualche tempo, anche grazie a iniziative ad ampio spettro come Superbonus e Bonus Facciate. Ma come possono casi particolari come quelli legati a dimore storiche, specialmente di proprietà di singoli privati, ad andare di pari passo con la normativa?

Si tratta di una serie di problematiche che sono state affrontate in un convegno organizzato a Villa Valmarana ai Nani dalla Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di Verona, Rovigo e Vicenza con ADSI Veneto – Associazione Dimore Storiche dal titolo: Tutela e valorizzazione dei Beni architettonici (parte di un ampio ciclo di incontri su Il Valore del bene Culturale).

Ad aprire i lavori Fiorenzo MeneghelliPresidente Istituto Italiano dei Castelli, che ha dato il benvenuto al Sindaco di Vicenza Francesco Rucco che ha ringraziato Soprintendenza e Adsi per l’invito, evidenziando poi il lavoro che si sta facendo sul piano della valorizzazione del patrimonio vicentino, in particolare la candidatura della città del Palladio a Capitale della Cultura 2024. Un progetto al quale “il sistema Vicenza ha lavorato in maniera compatta”.

Vincenzo TinéSovrintendente Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di Verona, Rovigo e Vicenza ha sottolineato che “il vicentino è una delle zone più interessanti e più produttive per arte, cultura e storia dell’architettura del Veneto. È una zona su cui c’è una concentrazione forte da parte del Ministero, della Sovrintendenza, che trova corrispondenza in privati per lo più illuminati ed innamorati delle loro proprietà; il senso di incontri come questo di oggi è quello di incentivare sinergie ed attività da svolgersi insieme per arrivare non solo ad una conservazione e tutela dei beni ma anche ad una riqualificazione e conservazione anche in senso economico”. Per il Sovrintendente serve una specializzazione di dettaglio per gli architetti. Serve quindi una specializzazione in conservazione dei Beni Culturali, un po’ come avviene con gli Storici dell’Arte: “sono molto felice di aver appreso oggi che l’Ordine degli Architetti di Vicenza ha creato una apposita commissione finalizzata e mirata alla conservazione e valorizzazione del patrimonio architettonico”.

Lisa BorinatoPresidente Ordine degli Architetti Pianificatori Paesaggisti Conservatori della Provincia di Vicenza ha annunciato: “Abbiamo nominato una commissione che si è specializzata sul tema del restauro e della conservazione dei beni architettonici e del paesaggio. Con questa Commissione l’Ordine intende dare uno strumento in più ai colleghi che si possono rivolgere alla Commissione ma anche offrire uno strumento in più alle Pubbliche Amministrazioni e alle Associazioni private che si occupano di questo settore e che possono trovare in questa Commissione un luogo di dialogo dove fare rete, che dia un contributo culturale, anche di diffusione, di quella che è l’attività del restauro della città di Vicenza, che è la città del Palladio ed è la città del restauro”. Chiara la posizione anche sul fronte della specializzazione: “L’attività di restauro si è sempre più strutturata su interventi sempre più tecnologici perché i beni hanno bisogno di alta tecnologia per essere conservati. Questo vuol dire che le professionalità si devono sempre più specializzare, anche gli architetti stessi. Noi stiamo spingendo molto anche in questo tipo di formazione. Abbiamo anche ad esempio come FOV supportato un nuovo corso di specializzazione per il restauro presso lo IUAV e perciò con questo speriamo di dare il nostro contributo”.

A margine del convegno, interpellato dai cronisti è intervenuto anche Giacomo di ThienePresidente di ADSI Associazione Dimore Storiche Italiane che ha rimarcato come “Domani mattina va prorogato il bonus facciate. Domani mattina va anche istituito un fondo per il restauro del patrimonio culturale privato. Molti politici hanno dimenticato che nel nostro ordinamento esiste la legge 512 del 1982 che prevedeva la deduzione fiscale del 100% sugli interventi sulle cose vincolate, quindi su beni immobiliari, una legge promossa dalla nostra Associazione poco dopo essere nata e che andrebbe ripristinata per creare tutti gli effetti positivi che avrebbe sull’economia. Cito un dato: Confartigianato dice che tra 2014 e 2019 prima della pandemia ha chiuso il 38% delle aziende di restauro. Il Paese del patrimonio culturale tra poco non avrà restauratori perché non c’è più nessuno in grado di dar loro lavoro perché mancano le risorse”.

Sono intervenuti al Convegno:

Francesco Rucco

Sindaco di Vicenza

Lisa Borinato

Presidente Ordine degli Architetti Pianificatori Paesaggisti Conservatori della Provincia di Vicenza

Sonia Cattazzo

Commissione “Patrimonio Architettonico e Paesaggio” dell’Ordine degli Architetti Pianificatori Paesaggisti Conservatori della Provincia di Vicenza

Introduzione ai lavori

Fiorenzo Meneghelli Presidente Istituto Italiano dei Castelli – Veneto

Interventi

Felice Giuseppe Romano

Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di Verona, Rovigo e Vicenza

Tutela e valorizzazione dei beni culturali immobili

Paolo Gasparoli

Docente Politecnico di Milano e Presidente Confartigianato Restauro Lombardia 

Il progetto sul costruito storico tra necessità di conservazione ed esigenze di trasformazione: come governare il cambiamento

Paola Bassani

Docente Politecnico di Milano e restauratrice

I criteri di intervento sul patrimonio esistente: metodologia di indagine storica, progetto di intervento e prassi conservativa 

Interventi Partners

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Stefano Donato Mapei Spa

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