Stefani (Lega) alla Disabilità, soddisfazione del gruppo ‘Lavoratori fragili’: “non vogliamo più dover scegliere tra lavoro e salute”

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Lavoratori fragili
Lavoratori fragili

Il gruppo “Lavoratori fragili uniti per sopravvivere”che  700 persone ed è nato con lo scopo di condividere più informazioni possibili, in questo periodo di pandemia, tra lavoratori cosiddetti fragili (persone con grave disabilità, immunodepressione, patologie oncologiche, in terapia salvavita, con trapianto d’organo, etc. etc.), impossibilitati ad eseguire lavoro agile per mansione, accoglie in una nota con grande soddisfazione la nomina della senatrice vicentina Erika Stefani a ministro per le Disabilità. “Ci appelliamo – scrivono – alla sua competenza e sensibilità per porre, quanto prima, rimedio alla condizione dei lavoratori fragili (immunodepressi, oncologici, disabili gravi, sottoposti a terapie salvavita, etc.), che dopo quasi un anno stanno ancora pagando con le decurtazioni di stipendio ed il licenziamento le conseguenze derivanti da tutele inadeguate, tardive, parziali ed inique, previste per i lavoratori dipendenti pubblici e privati in condizione di “fragilità” correlata alla pandemia”.

Il Governo uscente ci ha “dimenticato” in più di un’occasione, costringendoci a scegliere tra il diritto alla salute ed il diritto al lavoro, lasciando privi di qualsiasi tutela (dal 16 Ottobre al 31 Dicembre 2020) i lavoratori fragili impossibilitati ad eseguire smart working per mansione. Ad oggi attendiamo ancora che l’assenza precauzionale dal servizio parificata al ricovero ospedaliero (art. 26 comma 2 Dl Cura Italia e seguenti) venga esplicitamente esclusa dal computo del comporto per tutti i lavoratori fragili, nessuno escluso, a prescindere dal proprio CCNL. Siamo fiduciosi che Lei ci dedicherà la giusta attenzione e l’ascolto che meritiamo, facendo esplicitare al più presto la non computabilità del ricovero nel comporto e tutelando pienamente, sino a fine emergenza pandemica, i nostri diritti al lavoro ed alla salute, anche vigilando sulla priorità vaccinale, che ci saremmo meritati in quanto persone estremamente vulnerabili. Ringraziamo il senatore Salvini – concludono – che ha fortemente voluto il ripristino di questo “delicato” ministero”.