Teatro Olimpico “Monumento nazionale”: la proposta al Senato di Pierantonio Zanettin con Sbrollini, Bizzotto e Stefani. E con… l’indirizzo esatto, vero Santanchè?

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Pierantonio Zanettin (Forza Italia) decreto rave balcani
Pierantonio Zanettin (Forza Italia)

Oggi, 29 luglio, il senatore vicentino Pierantonio Zanettin (Forza Italia), che nel suo ufficio a Roma ha in bella mostra alle sue spalle una stampa di Piazza dei Signori, ha presentato un disegno di legge, sottoscritto anche dalle colleghe vicentine Daniela Sbrollini (Italia Viva – Azione) e Mara Bizzotto con Erika Stefani (Lega), per dichiarare “il Teatro Olimpico di Vicenza monumento nazionale” rilevando che l’iniziativa “trae origine dalla constatazione dello straordinario valore storico architettonico dell’opera palladiana e dalla considerazione che la dichiarazione di monumento nazionale rappresenterebbe un ulteriore fattore di attrazione turistica a favore della bellissima città di Vicenza“.

Teatro Olimpico
Teatro Olimpico

Questa lodevole proposta ricorda un curioso episodio di cui fu positivo e attento protagonista lo stesso parlamentare vicentino di lungo corso quando la Basilica Palladiana  fu dichiarata anch’essa monumento storico nazionale nel 2014, dopo che Pierantonio Zanettin ne fece correggere, prima del voto al Senato, l’indirizzo da quello errato della fiorentina “Piazza della Signoria”, indicato erroneamente nella proposta già approvata alla Camera, in quello giusto della vicentina Piazza dei Signori: “Dev’essere l’effetto Renzi” scherzò Zanettin.

Il Teatro Olimpico di Vicenza, ricorda nella sua proposta Zanettin insieme a Mara Bizzotto, Daniela Sbrollini ed Erika Stefani, “fu il primo e più antico teatro stabile coperto dell’epoca moderna, fu progettato nel 1580 dall’architetto rinascimentale Andrea Palladio, su commissione dell’Accademia Olimpica, sodalizio d’importanti personalità vicentine nell’ambito delle lettere, scienze ed arti, di cui lo stesso Palladio era socio. Il progetto si ispirava al modello di teatro “all’antica” sulla scia della riscoperta rinascimentale degli studi di Vitruvio, e nel contempo fungeva da luogo autocelebrativo per l’aristocrazia vicentina, ispirandosi agli stessi ideali classici sostenuti dai componenti dell’Accademia“.

Non si può essere che d’accordo col disegno di legge che, senza costi finanziari, chiede che, come la Basilica Palladiana, divenga Monumento Nazionale anche il Teatro Olimpico, sito in Piazza Matteotti a Vicenza.

Questo lo diciamo a beneficio di chi promuove(rebbe) il turismo in Italia, che è gestito dal ministro Daniela (Garnero) Santanché e che, nei sito del governo Italia.it lanciato con la campagna social Open to Meraviglia, del valore di 9 milioni di euro, annoverava tra le bellezze italiane, appunto, il Teatro Olimpico in piazza… dei Signori.

E chi fu il “l’inorridito cittadino di Vicenza appassionato di storia dell’arte, cultore delle memorie palladiane” che evidenziò quello e altri errori?
Per saperlo, nel dubbio, leggete «Open to Meraviglia, Zanettin (FI) sul portale turismo del governo presentato dalla ministra Daniela Santanché: “Errori marchiani su Vicenza”».