Open to Meraviglia, Zanettin (FI) sul portale turismo del governo presentato dalla ministra Daniela Santanché: “Errori marchiani su Vicenza”

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open to meraviglia vicenza
Uno screenshot dal sito Italia.it

Errori marchiani su Vicenza” nel sito del governo Italia.it lanciato con la campagna social Open to Meraviglia, del valore di 9 milioni di euro. A denunciare le inesattezze sul portale dedicato al turismo italiano alcuni parlamentari, tra cui il senatore vicentino di Forza Italia, Pierantonio Zanettin.

“Da cittadino di Vicenza appassionato di storia dell’arte, cultore delle memorie palladiane, inorridisco nel vedere errori così marchiani nel sito del governo”, ha detto.

Il riferimento è al Teatro Olimpico di Palladio, senz’altro la meraviglia più nota della città veneta. Nel portale del governo, presentato dalla ministra Daniela Santanché, si dice che il teatro è “affacciato sulla suggestiva piazza dei Signori”, mentre è situato a Piazza Matteotti, circa 500 metri da piazza dei Signori.

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Uno screenshot dal sito Italia.it

Per non parlare poi di uno degli errori, definiti sempre da Zanettin, “più imperdonabili”: a proposito della Basilica, nel sito si parla del ‘Palazzo della Regione’, che chiesero al Palladio di riprogettare, mentre si trattava del ‘Palazzo della Ragione‘ (qui il link alla pagina contenete gli errori citati, ndr). Una semplice vocale che comunque “altera completamente il senso e dimostra che chi ha scritto questo testo conosce ben poco di Vicenza e della sua storia”, osserva ancora il senatore di Forza Italia Pierantonio Zanettin.

Una critica non isolata dal momento che, sin dal suo varo, sulla campagna Open to Meraviglia si sono riversate numerose segnalazioni di errori e inesattezze oltre che polemiche social.

Per la campagna, come detto collegata al nuovo portale governativo sul turismo italiano – lo ricordiamo – la titolare del dicastero, Daniela Santanché, ha scelto di utilizzare la Venere di Botticelli in versione influencer a scopo promozionale.

Tra le gaffe già segnalate e riportate dai principali media italiani, figurano la mancata registrazione del dominio e il video-spot ritraente un gruppo di amici intento a brindare al Belpaese, ma che sono state girate in una cantina della Slovenia.

Persino i follower del profilo Instagram ufficiale della campagna Open to Meraviglia (@VenereItalia23) sono stati oggetto di contestazione. Dopo essere stati analizzati da diversi utenti, esperti e non, sarebbero risultati in buona parte “fake“. Ovvero account fasulli. È piuttosto diffusa infatti la pratica di servirsi di questo genere di profili per, ad esempio, incrementare l’autorità di un profilo reale o per promuovere prodotti.