Trasporto Pubblico Locale, ricevuta presso la sede del Consiglio regionale del Veneto una delegazione di rappresentanti dei lavoratori di settore

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Consiglio regionale del Veneto riceve una delegazione di rappresentanti dei lavoratori di settore
Consiglio regionale del Veneto riceve una delegazione di rappresentanti dei lavoratori di settore

Nel corso della mattinata di oggi, in concomitanza con lo sciopero nazionale del Trasporto Pubblico Locale, è stata ricevuta a Venezia, presso palazzo Ferro Fini, sede del Consiglio regionale del Veneto, dal Presidente dell’Assemblea legislativa Roberto Ciambetti e dai Consiglieri Marco Dolfin (Liga Veneta), componente di maggioranza della Commissione trasporti del Consiglio, Jonatan Montanariello (Partito Democratico), Vicepresidente della stessa Commissione, e Raffaele Speranzon, Capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio regionale, un’ampia delegazione di rappresentanti regionali del settore; si tratta di lavoratori del Veneto e di Venezia che hanno espresso, e ulteriormente specificato alla delegazione consiliare, le rivendicazioni di un settore, quello del Trasporto pubblico locale, particolarmente esposto nel corso della pandemia e che si trova attualmente impegnato in una serie di rivendicazioni: il rinnovo del contratto di lavoro, scaduto da diversi anni (rinnovo che prevede il coinvolgimento di ANAV, AGENS e ASSTRA, ovvero le Associazioni che rappresentano l’intero complesso delle imprese esercenti i servizi di trasporto pubblico locale e regionale), e i conseguenti aggiornamenti salariali, nonché quelle legate alle condizioni di lavoro, in particolare dal punto di vista della sicurezza, il tema della mancanza di autisti, e più in generale la lotta per il riconoscimento del diritto alla mobilità quale diritto essenziale dei cittadini. Nel corso dell’incontro sono state rappresentate con particolare attenzione la specificità veneziana e la complessità dei rapporti istituzionali che coinvolgono anche l’amministrazione comunale.

“In pieno accordo con l’Assessore regionale ai Trasporti, la Vicepresidente Elisa De Berti – ha affermato il Presidente del Consiglio regionale Ciambetti – ci faremo carico della vertenza sui tavoli della Conferenza delle Regioni e della Conferenza Stato-Regioni, affinché su questo tema ci sia lo sblocco, uno sblocco i cui tempi credo siano ormai assolutamente maturi: l’Assessore regionale lavorerà su questo fronte già nei prossimi giorni. Altro tema sul tavolo è quello della capienza dei mezzi pubblici, un aspetto che coinvolge più piani istituzionali a livello governativo, ovvero i Ministeri degli Affari regionali, dei Trasporti e della Salute, che dovranno riuscire a trovare la soluzione per riportare la capienza ai livelli normali, e in questo caso il riferimento è legato in particolar modo al trasporto su acqua, tenuto peraltro conto che andranno comunque affrontati anche i temi legati al trasporto terrestre che, in coincidenza con il ritorno in ‘zona bianca’ e con la conclusione dell’anno scolastico, dovranno tornare, con le opportune precauzioni, alla normalità, una normalità che dovrà riguardare anche Venezia, affinché la città possa tornare a essere vissuta dai visitatori, e pure questo tema sarà affrontato con particolare attenzione presso tutti i tavoli istituzionali”.

“Il contratto nazionale va rinnovato – ha dichiarato il Consigliere Montanariello – perché è impensabile che una categoria come quella dei lavoratori del Trasporto Pubblico Locale, che sono tra gli eroi della pandemia, debba lottare per il rinnovo contrattuale, visto che non si trovano in una condizione diversa rispetto ad altre categorie di lavoratori il cui rinnovo è già avvenuto, e sicuramente ci attiveremo attraverso tutti i nostri canali nazionali affinché ci sia una svolta su questa vicenda. Per quanto riguarda la questione veneziana, siamo stati facili profeti con la nostra Mozione, quando fu affermato che il Trasporto Pubblico Locale a Venezia veneziano non può essere ostaggio di scelte ragionieristiche, o politiche, miopi, e che vanno rimesse in campo tutte le forze che erano in campo nel periodo pre-pandemia affinché si possa fornire, da una parte, un buon servizio a cittadini e turisti, e dall’altra non si scoraggino i nostri lavoratori, e tutto ciò in quanto non può esserci discordanza tra una Regione che promuove il nostro territorio e una situazione trasportistica non ottimale”.

“Quella odierna è stata una giornata positiva – ha affermato il Consigliere Dolfin – perché abbiamo avuto l’opportunità di confrontarci presso la sede del Consiglio regionale con i rappresentanti sindacali impegnati nel rinnovo di un contratto nazionale di lavoro scaduto da oltre tre anni, rinnovo che non procede perché le sigle datoriali non si accordano per avviare una trattativa o l’apposito tavolo di concertazione. In più, abbiamo avuto modo di riflettere sullo stato della vertenza tra ACTV e Comune di Venezia: come Regione, in concomitanza e anche al di là delle varie iniziative politiche che si sono succedute sul tema, ci siamo attivati immediatamente con azioni e sollecitazioni indirizzate al Comune e all’Azienda; al tempo stesso, intendiamo riflettere sull’atteggiamento che oggi il Comune di Venezia sta adottando circa l’utilizzo dei servizi forniti all’utenza, nel momento in cui il turismo, la prima industria veneta, sta ripartendo. L’auspicio è quello di riuscire a fare sintesi delle richieste presentate dai rappresentanti sindacali, di interagire con l’amministrazione comunale per ricevere quelle risposte richieste dai cittadini, dagli utenti e dagli stessi lavoratori, che non possono essere additati a bersaglio della gestione del servizio stesso. Sul tema della capienza, il limite del 50%, allo stato attuale, è troppo restrittivo; è necessario aumentare la soglia e contiamo di far fronte a questa problematica interagendo con il governo e gli altri attori istituzionali, a maggior ragione quando si entrerà in fascia bianca: dovremo fornire un servizio degno e funzionale che sia in grado, da una parte, di far rispettare il distanziamento, ma dall’altra di incrementare il servizio, un servizio che dev’essere degno per i cittadini e per i turisti: a oggi, non è più funzionale e non regge”.