Truffe online, spillati più di 11 mila euro a due donne di Montecchio Precalcino e Costabissara

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truffe online
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I carabinieri della Tenenza di Dueville sono riusciti ad individuare i presunti autori di due truffe differenti, ma entrambe avvenute tramite internet. La prima situazione riguarda un annuncio pubblicato su un noto sito di compravendite on-line da una signora residente a Montecchio Precalcino che aveva intenzione di vendere una poltrona elettrica al prezzo di 800 euro. La donna è stata contattata da un uomo, M.G. classe 1995 residente a Bergamo, che la invitava a collegarsi su internet mediante il telefono cellulare per concludere l’affare.
Ma il truffatore, anziché versare la somma richiesta è riuscito a raggirare la signora che al termine dell’operazione si rendeva conto di non aver incassato niente, ma anzi, di aver versato sulla carta del finto acquirente ben 1.602 euro.

Nella seconda attività di indagine i militari di Dueville si sono occupati di una situazione un po’ più complessa in quanto la malcapitata, una signora di Costabissara, ha ricevuto sul suo cellulare un SMS mediante il quale veniva informata che vi erano delle problematiche inerenti la sicurezza del suo conto corrente. Nella stessa giornata la stessa veniva poi contattata telefonicamente da un uomo, il quale si presentava quale dipendente del noto gruppo bancario ove la donna aveva il conto corrente e lo stesso le ribadiva che vi era urgenza di attuare una particolare procedura per sbloccare il suo conto corrente che era stato oggetto di un tentativo di frode.

La vittima contestualmente riceveva sul suo cellulare altri SMS con dei codici e l’interlocutore la guidava con sicurezza su come inserirli rassicurandola che quella era l’unica procedura da seguire per difendersi da eventuali raggiri. La donna quindi rassicurata da quelle parole seguiva alla lettera le indicazioni per poi, purtroppo, rendersi conto troppo tardi che in verità aveva effettuato quattro ricariche sulla tessera bancaria di I.A. classe 1968 residente a Napoli, per un valore di ben 9.996 euro. La posizione dei due uomini ritenuti autori delle truffe è ora al vaglio dell’Autorità giudiziaria di Vicenza.