Chi “boccia” opinioni contro sistema Variati? I primi da noi verificati amano i siti porno. E dopo dossier GdV pubblica sondaggio di Dalla Rosa: è informazione antifascista o da partito unico?

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In questi giorni pare che i vicentini e la loro “crema”, cioè i candidati che, “eleggendoli”, cioè scegliendoli, manderemo a governare la città, abbiano risolto tutti i loro problemi, da quelli economici a quelli del lavoro e fino a quelli dell’assistenza sanitaria e sociale per non parlare dell’onnipresente “sicurezza” (non quella sul lavoro, per carità, quella costa ai padroni e trascurarla fa solo morire i lavoratori), visto che il candidato di centro sinsitra Otello Dalla Rosa e i suoi supporter si sono concentrati ultimamente in campagna elettorale solo sul “dossier” anti fascista del Giornale di Vicenza che fu anch’esso fascista quando tutti lo erano, Nilde Iotti e Eugenio Scalfari inclusi.

Non a caso per alcuni il GdV (Giornale di Vescovi, presidente di Confindustria Vicenza, o, fate voi, Giornale di Variati, il “boss” uscente di città, provincia e non solo, continua ad avere nostalgie per il MinCulPop che ai tempi di Benito orientava le genti, come ha dimostrato di saper fare proficuamente (per Gianni Zonin & c.) quando bisognava promuovere le (cattive) azioni della Banca Popolare di Vicenza (cr. “BPVi. Bugie Popolari Vicentine“).

Ma pare proprio che il “clima fascista“, biasimato a parole dagli antifascisti di maniera, avvolga non solo gli idioti nostalgici palesi di un tempo nefasto per l’Italia per gli orrori che generò, tra cui l’interruzione, ancora in corso, del processo democratico della nostra giovane nazione, ma anche coloro che, vuoti o, peggio, ignari dei valori della sinistra moderna, si riempiono la bocca di antifascismo a fini di recupero elettorale salvo esibire un’intolleranza altrettanto fascista, mediatica e di opinione, contro chi non si inchina all’amministrazione uscente del pluripotenziario Achille Variati e rientrante con il “manganellante” Dalla Rosa.

Che questi siano i desiderata del “sistema” lo dimostra una volta di più, ecco l’intolleranza dei diritti democratici all’informazione, la pubblicazione di oggi, l’ultimo giorno legalmente lecito per rendere pubblici i soddaggi e, quindi, data tale da non consentire repliche con numeri diversi, delle previsioni di voto dei vicentini che il giornale di sistema ha reso note relegando in una righina (clicca qui per valutare), come quelle dei Mifid fatti firmare in BPVi ai soci lettori del GdV, l’informazione che quel sondaggio non è “terzo” ma è stato commissionato dal candidato, lui sì un vero democratico, Otello Dalla Rosa.

Lo ha, infatti, confezionato, la società Winpoll srls, una società semplificata di quelle che piacciono all’ex socialista Dalla Rosa che per la sua comunicazione si avvale anche della srls Regina Rossa & Partners, di nascita Bulgariniana ma di utili post Bulgarini e con Luigi Dalla Via, ex sindaco di Schio e, da dopo le nostre rivelazioni non più, membro del Cda della IEG di Rimini..

Tutti sanno che in periodo elettorale ci sono norme precise sull’informazione, ovviamente non esistenti durante l’era del aprtito unico fascista, e allora valutate voi, nostri e altrui lettori, se publicare un mezzo paginone con in bella evidenza il sondaggio di Dalla Rosa, casualmente pro Dalla Rosa dato non solo vicino ma in vantaggio su Rucco?, sia in alternativa:

–  mancata par condicio e, quindi, pubblicità ingannevole e per giunta non pagata da far domande alla GdF ma, soprattutto, da deferimento all’Agcom e all’Ordine dei Giornalisti oltre che, il miglior giudice, al “popolo”

– corretta informazione da lodi generali al giornale di Confindustria che sempre informa tutti su tutto.

Detto questo sull’informazione (in)tollerante delle fonti corrette, in questi ultimi giorni stiamo notando un incremento dei commenti, chiamiamoli così, altrettanto da parito unico di chi anche sul nostro sito nello spazio realtivo attacca alzo zero chi osa criticare Variati o, è lo stesso, Dalla Rosa. 

Ieri 24 maggio ho dedicato tempo (non lo faccio quasi mai perchè lascio libertà di opinione a tutti i lettori e libertà di sfogo anche a tutti i randellatori del web, fascisti antifascisti e persone in stato confusionale tra i due mondi…) a rispondere su un appunto al variatiandallarosiano Ruggeri a tal “dadorossi”, ovviamente coraggiosamente anonimo, e oggi mi è stato segnalato un altro sfogo randellatore dell’altro anonimo “giustopercapire” contro un’opinione non proprio entusiasta su Bulgarini.

Ebbene, pur invitandovi a leggere quello che scriverò senza incorrere nell’errore del Giornale di Variati e assimilati di prendere per buoni i sondaggi del candidato del suo sistema, ho verificato chi (sono l’amministratore del sito, quindi posso e devo controllare) a chi corrispondessero gli indirizzi mail di dadorossi e giustopercapire.

Ebbene, pur interrompendo subito questo dossier in nuce, vi dico che il primo è (era perchè dopo la mia risposta l’ha subito cancellato) un assiduo di un “profilo porno” mentre il secondo lo è di questo web, sempre porno (in copertina, prima che magari scompaia, ne pubblichiamo l’immagine) in cui belle donne e scambisti la fanno da protagonisti, come nei bordelli dell’era imperiale.

Allora se i like fascisti di alcuni fan e candidati di Rucco sono da condannare, sono encomiabili questi “innamorati” di Variati e Dalla Rosa ma anche di certi piaceri della vita?

Certo non andiamo oltre nel verificare se tra costoro ci siano anche candidati e supporter ufficiali, anche se la storia non antica ci racconta di droghe e vini a Palazzo Trissino e dintorni, ma è il caso che i candidati, tutti, parlino concretamente di

– strumenti, come l’acquisizione degli atti processuali, per tutelare i soci della Banca Popolare di Vicenza e di Veneto Banca

– quota di IEG ex Fiera di Vicenza da valorizzare e monetizzare per la comunità (ad esempio per sedi migliori e più funzionali di assistenza agli anziani e migliori strutture scolastiche) e non per i Marzotto e le careghe di turno

– Aim da non svendere come la Fiera ma da far crescere per acquisizioni che ne mantengano lagestione in capo a Vicenza

– nuova sede degli uffici comunali che non ripeta l’acquisto di favore da parte di Zonin della CCIA di Corso Fogazzaro e magari che conviva con la nuova Bertoliana in edifici moderni e recuperabili come la Vela Girardi

– vero utilizzo sostenibile del Parco della o per la Pace

– territorio sconquassato da Borgo Berga e prossimo a un altro stupro inutile per la Tac Tav

– sicurezza sì, ma anche dei lavoratori

– supporto ai giovani generando lavoro anche tramite la cultura ma non quella solo vista pagando biglietti a Goldin ma anche coltivata con iniziative adeguate…

Oppure continuiamo a cercare like fascisti e/o pornografici o gli amori locali per figure di rilievo messe in posizioni dominanti da super indagati e/o, peggio, da già condannati?