USA, governatore repubblicano del Vermont vota per Biden. Fan di Trump denunciano brogli

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Campagna elettorale negli Stati Uniti tra Trump e Biden
Campagna elettorale negli Stati Uniti tra Trump e Biden

All’una di notte, ora italiana, si chiuderanno i primi seggi negli Stati Uniti, con 100 milioni di americani che hanno già votato. L’affluenza è altissima, nella prima parte della giornata elettorale ha premiato i repubblicani, nella seconda parte stanno andando al voto i democratici. Nel 2016 fu proprio l’affluenza e l’imprevedibilità degli indecisi a penalizzare Hillary Clinton, questa volta invece il voto è molto più polarizzato. Joe Biden è dato in vantaggio nei sondaggi, ma la vittoria potrebbe non essere netta. Gli exit poll americani, del resto, sono tematici e vanno a tastare il sentiment. In questo caso l’emergenza Covid dovrebbe avere il suo peso, ma in realtà i dati dicono che il 34% ha orientato il proprio voto per ragioni economiche, mentre solo il 18% in base al Covid. Joe Biden potrebbe parlare stasera (nella notte in Italia) o domattina, non ha ancora deciso.

Intanto il governatore uscente del Vermont, il repubblicano Phill Scott, ha dichiarato di aver votato il democratico Biden. Su Twitter i sostenitori di Trump stanno denunciando brogli per i ritardi nei seggi elettorali, un’ora in North Carolina, attraverso gli hashtag su Twitter #StopTheSteal (‘ferma il furto’) e #FreeAndFairElections (‘elezioni libere e giuste’). Si denunciano ritardi nell’apertura dei seggi, in Pennsylvania ad esempio, che sarebbero state orchestrate ad arte per non far votare chi deve andare a lavorare. Altri segnalano e pubblicano foto di guasti alle macchine elettorali a Philadelphia, New York e in Georgia, zone conquistate dal presidente uscente Trump nel 2016. Risultato incerto in Florida, dove potrebbe vincere Trump e in Georgia, che secondo molti potrebbe essere lo Stato chiave. L’Arizona dopo molti anni potrebbe andare ai dem, più probabile, anche se in bilico, la vittoria repubblicana in Texas.

(Qui l’aggiornamento sullo spoglio delle schede delle Elezioni Usa nei vari Stati, con la rincorsa ai 270 grandi elettori necessari per vincere, qui la maratona vista dall’Italia, qui le nostre note sul tema)