A proposito dei ritardi di Pfizer sul vaccino anti-Covid, che, come ammesso dallo stesso commissario straordinario Arcuri ha portato l’Italia a somministrare 28 mila dosi al giorno a fronte delle 80 mila che si effettuavano prima del disguido, e in attesa dell’ok di Ema ad Astrazeneca, su cui l’Italia ha puntato ma che proprio in questi giorni ha annunciato un taglio alla produzione, Giorgio Pasetto, medico ed esponente di +Europa e presidente di Area Liberal, in una nota che pubblichiamo propone una soluzione “autonomista”.
“Voci che arrivano dall’estero farebbero pensare che sia un problema di mercato, che quindi potrebbe portare ad un rialzo dei prezzi da pagare da parte dello Stato. Sappiamo che la soluzione c’è, ed è nel territorio Veneto – afferma Pasetto -. Fidia ha affermato di essere pronta alla produzione di vaccini per conto di Pfizer nel suo stabilimento di Abano Terme. Basta che qualcuno dia il via libera. Cosa aspetta le Regione, a farsi promotrice di un accordo? Va aperta una trattativa, su iniziativa della nostra regione, affinché lo Stato garantisca un contratto di produzione immediato”.
“Per una volta, il Governo Regionale ci renda protagonisti di un’iniziativa positiva. Non rimaniamo immobili per l’ennesima volta, quando la soluzione alle necessità non solo nostre, ma di tutto il Paese, l’abbiamo qui in casa. E non nascondiamoci davanti alla lezione, chiara e forte, che ci viene data: l’egoismo di singoli Paesi sta facendo emergere a livello mondiale – conclude Pasetto – che il sovranismo è la strada sbagliata”.
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