Viaggio in Qatar 2020 di Alessandra Moretti: “Nulla da nascondere, Europarlamento sapeva: reso ulteriormente pubblico per scrupolo di coscienza”

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Alessandra Moretti

Ho compilato solo di recente la dichiarazione di partecipazione a un viaggio in Qatar nel 2020, di quelle che si fanno per renderne conto al Parlamento Europeo, per un ulteriore scrupolo di coscienza, data la gravità delle accuse mosse agli indagati. Non ho ritenuto necessario farlo in precedenza, essendone l’istituzione ampiamente a conoscenza“.

Al telefono, da noi contattata, l’europarlamentare vicentina per il Partito Democratico iscritta nei Socialisti & Democratici Alessandra Moretti, ci fornisce la sua posizione circa quanto pubblicato oggi da Libero, in merito ad alcuni approfondimenti relativi al caso di cronaca conosciuto come Qatargate.

Sul quotidiano nazionale fondato da Vittorio Feltri e diretto da Alessandro Sallusti, il collega
Alessandro Gonzato, circa un viaggio istituzionale in Qatar fatto dalla Moretti nel 2020, riferisce che “per renderne conto a Bruxelles l’europarlamentare ha impiegato quasi 3 anni, 1.066 giorni, a fronte dei 60 di tempo massimo. Il viaggio è del 16 e 17 febbraio 2020 e la dichiarazione di partecipazione è stata compilata il 17 gennaio di quest’anno, scoppiato il mega-scandalo mazzette legato al Paese che ha ospitato i mondiali di calcio oltre al Marocco. È tutto consultabile sul sito del parlamento Ue“. Non un reato, ma semmai una violazione del codice di condotta Ue.

Dunque, quando abbiamo chiesto all’onorevole Moretti il perché non l’ho abbia fatto prima, abbiamo ottenuto questa risposta: “Mi dispiace che Libero si sia dimenticato di riportare alcuni elementi importanti nella ricostruzione. Detto che l’Europarlamento era ampiamente a conoscenza di questo viaggio in Qatar, dal momento che lo patrocinava, e aggiunto che io ne ho dato ampio riscontro su tutti i miei canali social, aggiungo che a differenza di molti altri miei colleghi l’ho fatto dopo l’esplosione del caso ritenendolo doveroso, data la gravità delle accuse sollevate. Ho sentito un ulteriore scrupolo di coscienza e ho provveduto a renderlo noto anche sulla pagina istituzionale. Da parte mia – ha concluso Alessandra Moretti – non c’è nessuna intenzione di nascondere alcunché: è tutto sotto la luce del sole“.

Il Qatargate, esploso a dicembre 2022 è lo scandalo politico per corruzione e riciclaggio di denaro che vede coinvolti alcuni europarlamentari, che avrebbero ricevuto denaro in cambio della difesa degli interessi del Qatar.

Le indagini sono condotte dalla procura belga con le polizie del Belgio e dell’Italia, le quali hanno sequestrato centinaia di migliaia di euro in contanti, in particolare nella casa di Bruxelles della vicepresidente del Parlamento europeo, Eva Kailī.

Anche il Marocco è sospettato di aver corrotto gli eletti al Parlamento europeo in cambio di accondiscendenza verso il mancato rispetto dei diritti umani in Marocco o verso le tesi espansionistiche marocchine sul territorio colonizzato del Sahara Occidentale.

L’onorevole Alessandra Moretti non è indagata, ma è stata associata al caso (leggi qui) dopo che la procura belga ha messo sotto sequestro l’ufficio di Francesca Garbagnati (anche lei non indagata), ex assistente di Panzeri e attualmente assistente parlamentare proprio della Moretti.