Vicenza fuori da fondi rigenerazione urbana, le opposizioni attaccano Rucco: “soldi vanno meritati con progetti seri”

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Isabella Sala e opposizioni (a sx Raffaele Colombara, a dx Ciro Asproso)
Isabella Sala e opposizioni (a sx Raffaele Colombara, a dx Ciro Asproso)

“Ancora una volta Vicenza resta a guardare. Dopo, infatti, il mancato finanziamento (per circa 30 milioni) dei progetti inseriti nel PINQUA per la qualità dell’abitare, la nostra città resta a bocca asciutta per ciò che concerne la trentina di progetti presentati nell’ambito del bando “Rigenerazione urbana”, promosso dalla presidenza del Consiglio dei ministri, per una cifra complessiva di circa 18 milioni. Ammessi, ma non finanziati. Un’altra doccia fredda, un altro treno per ora perso. 50 milioni congelati”. Inizia così la nota congiunta delle opposizioni (Da adesso in poi, PD, Vinova, Quartieri al centro, Coalizione Civica) in consiglio comunale di Vicenza dopo la notizia dell’esclusione di molte città venete tra cui appunto Vicenza che aveva già molti progetti pronti, dai fondi di rigenerazione urbana. Esclusione che ha fatto infuriare i presidenti di Anci nazionale Decaro e di Anci Veneto Mario Conte, nonché il primo cittadino del capoluogo berico Rucco e che ha portato a un‘interrogazione a Mario Draghi.

“Se è vero, e ce lo auguriamo per il bene della nostra città, che almeno parte di quei soldi possano in futuro arrivare, è altrettanto vero che questa nuova bocciatura deve convincere Rucco a cambiare strada e strategia. È possibile che in tre anni e mezzo al sindaco non sia mai venuto in mente di fare un minimo “esame di coscienza”, una seppur piccola ammissione di responsabilità nel non portare a casa risultati? Per meritare i soldi, lo ripetiamo da mesi, servono alcuni punti cardine: un gruppo di progetto, una sorta di “cabina di regia” che si faccia carico di una pianificazione seria, creativa e con lo sguardo rivolto al futuro per essere in grado di portare a bando progettualità solide e meritevoli di essere finanziate. Un’attenta, costante e ragionata attività politica, in grado di fare da catalizzatore delle risorse e da volano per le iniziative. Un vertice, in questo caso rappresentato proprio dal sindaco e presidente della Provincia Rucco, che sappia fare rete con gli altri Comuni, con le categorie economiche e produttive, con l’Università e con gli attori sociali e culturali del territorio” proseguono le opposizioni.

“Basta con lo scaricabarile, Rucco la finisca di riversare le colpe esclusivamente sugli altri. È sempre colpa di qualcun altro: del governo di turno, di Prefettura e Questura, financo delle opposizioni cattive e non collaborative. Affiancarsi alla linea della Lega, il cui portavoce in questo caso è il presidente di ANCI Veneto Mario Conte, è quanto mai imbarazzante. Perché si tratta di quella stessa Lega che a Roma fino a pochi mesi fa chiedeva a gran voce che almeno il 40% delle risorse del PNRR fosse destinato al Mezzogiorno. Insomma il solito stucchevole copione per cui la Lega a Roma fa una cosa e sul territorio ne dice un’altra.
Come mai Arzignano è stata finanziata con un unico grande progetto, e Lonigo con sei più piccoli?”.

“Se prendiamo il ‘grande progetto’ di riqualificazione di Campo Marzo, a noi pare un maquillage di interventi senza alla base una progettualità complessiva già definita. Perché non si è pensato seriamente alla rigenerazione dei quartieri? Forse semplicemente perché questa Amministrazione non ha mai creduto nella partecipazione. Ha abbandonato i quartieri al proprio destino e dove ha puntato tutte le carte, come su Campo Marzo, vede oggi un fallimento annunciato”.

“Siamo preoccupati perché finora risposte chiare non ci sono state date, perché ci sembra che la nostra Amministrazione sia solamente in grado di partecipare a bandi con progetti già scritti tirati fuori dai cassetti e riadattati rispetto alle consegne date, senza una visione strategica e senza alcuna sinergia tra i diversi settori dell’Amministrazione. E rammentiamo al sindaco che nel tanto vituperato passato portammo a casa 18 milioni (soldi veri!) con il bando periferie che questa amministrazione non è ancora riuscita a spendere del tutto”.

“Tra PNRR e i programmi di finanziamento dell’UE, i soldi in questo momento ci sono e sono molti, ma ovviamente bisogna dimostrare di meritarseli. E allora noi al sindaco torniamo a dire ‘meno conferenze stampa e più fatti’, fornendogli sempre la stessa ricetta – conclude la nota delle opposizioni – lavorare per tempo a dei progetti condivisi con la città, mediante un approccio interdisciplinare, con una seria elaborazione politica e progettuale, con un approccio che guardi al futuro e che vada al di là del mero consenso elettorale”.