Primi casi di West Nile in Veneto, Ulss 8: “Infezione asintomatica nella maggior parte dei casi”

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casi di West Nile

L’Uss 8 Berica ha diffuso un comunicato sul virus West Nile trasmesso dalle zanzare, dopo la segnalazione dei primi casi di infezione in Veneto. «La West Nile è una malattia infettiva acuta virale trasmessa dalla puntura di zanzare infette del genere Culex, che pungono prevalentemente dall’imbrunire, durante la notte e all’alba. Questo genere di zanzara è largamente diffuso in tutto il territorio regionale. L’infezione è diffusa in molte aree del mondo compresa l’Europa e l’Italia. Il virus ha come serbatoio alcuni tipi di uccelli (passeriformi e corvidi); i mammiferi, tra cui il cavallo e l’uomo, sono ospiti occasionali e non trasmettono la malattia. La malattia si manifesta dopo un periodo di incubazione di 3-15 gg dalla puntura della zanzara infetta. Nella maggior parte dei casi l’infezione è asintomatica. In alcuni casi si manifesta con sintomi simil influenzali. (febbre, artromialgie, rash cutaneo…)».

«La forma grave, piuttosto rara, è caratterizzata da compromissione del sistema nervoso centrale e si manifesta come encefalite, meningite o meningo-encefalite. Non esiste attualmente un vaccino per l’uomo e la prevenzione consiste soprattutto nel ridurre l’esposizione alle punture di zanzare – spiega ancora l’Ulss -. A causa di bassi livelli di viremia non vi è trasmissione interumana; è però possibile la trasmissione per via trasfusionale o attraverso la donazione di organi».

«Le misure di prevenzione più importanti sono la protezione individuale per ridurre l’esposizione alle punture di zanzare e le misure finalizzate alla riduzione della proliferazione delle zanzare. In ambito regionale dal 2008 è attivo un “sistema di sorveglianza integrato epidemiologico ed entomologico”, per individuare tempestivamente i casi di malattia, che coinvolge i Dipartimenti di Prevenzione delle Aziende Ulss, i reparti ospedalieri prevalentemente di malattie infettive e Pronto Soccorso, e i Medici di medicina generale. Il sistema di sorveglianza entomologico invece, affidato all’Istituto Zooprofilattico delle Venezie, permette di individuare le zone a maggior rischio tramite il posizionamento di trappole per la cattura e la ricerca del virus nelle zanzare. La conferma dei casi sospetti è affidata al Laboratorio Regionale di riferimento di Padova. Sono state adottate dal Centro Nazionale Sangue misure di sorveglianza attiva dei donatori di sangue nelle province dove si sono verificati casi umani di WNV anche nello scorso anno».

«La Regione – spiega ancora il comunicato dell’Azienda Ulss 8 Berica –  come da DGRV n.174 del 22.2.2019 prorogata fino a tutto il 2020, ha identificato e condiviso con le Aziende Ulss i provvedimenti ordinari e straordinari che dovranno essere adottati in collaborazione con i Comuni. I Comuni del territorio dell’azienda Ulss 8 hanno disposto e stanno attuando i programmi di intervento di disinfestazione sulle aree pubbliche. Una Ditta esterna, incaricata dall’Ulss 8, valuterà l’efficacia dei trattamenti di disinfestazione attuati dai Comuni».

«In Veneto, nella stagione 2018, sono stati confermati 308 casi di infezione WNV di cui 19 decessi. Nel territorio dell’Ulss 8 i casi diagnosticati nel 2018 sono stati 12 di cui 4 con patologia neuroinvasiva; lo scorso anno si sono manifestati 4 casi di cui 1 decesso».

Di seguito le raccomandazioni dell’Ulss 8 per ridurre lesposizione alle punture di zanzare:

schermare porte e finestre con reti zanzariere, metalliche o in materiale plastico resistente a maglie strette. Qualora possibile, privilegiare l’uso di condizionatori. Per la protezione di culle o lettini possono essere utilizzati veli di tulle in cotone
apparecchi elettro-emanatori di insetticidi liquidi o in piastrine possono essere utilizzati in ambienti interni a finestre aperte o comunque in locali ben arieggiati prima di soggiornarvi.
va assolutamente evitato l’impiego di formulati insetticidi combustibili (zampironi, candelette, ecc.) in ambienti chiusi
in caso di presenza di zanzare all’interno di una abitazione, si può ricorrere all’impiego saltuario di preparati commerciali (bombolette) a base di estratto di piretro i cui componenti si degradano rapidamente dopo che l’ambiente sia stato ben ventilato
l’impiego di repellenti per uso topico, da utilizzare nelle parti scoperte del corpo, a base di:
– DEET (dietil-toluamide a concentrazioni non inferiori al 30% – Off Active®), utilizzabile anche nel neonato sopra i 2 mesi ed in gravidanza;

in alternativa

– R 3023 (icaridina a concentrazioni non inferiori al 20% – Autan Protection Plus Vapo®) – Autan Tropical Vapo®; nel soggetto sopra i 5 anni.

è necessario, comunque, attenersi scrupolosamente alle norme indicate sui foglietti illustrativi dei prodotti repellenti, non utilizzarli sulle mucose o su regioni cutanee lese sul viso, né applicati sugli occhi, le labbra e le zone delicate, e porre particolare attenzione al loro utilizzo su donne gravide e bambini minori di 12 anni d’età. La durata della protezione è di circa 2 – 4h.
indossare preferibilmente pantaloni lunghi e camicie a maniche lunghe quando si è all’aperto, soprattutto all’alba e al tramonto, evitare l’uso di abiti scuri, profumi e dopobarba perché attraggono le zanzare.
Misure finalizzate alla riduzione della proliferazione delle zanzare:

svuotare frequentemente i sottovasi di fiori e qualsiasi altro contenitori (per esempio i secchi) con acqua stagnante o evitare che vi si accumuli acqua
impedire il formarsi di raccolte d’acqua nelle aree di proprietà
provvedere allo sfalcio regolare dell’erba onde non favorire l’annidamento degli adulti delle zanzare adulte
trattare periodicamente e dopo ogni pioggia l’acqua presente in tombini, griglie di scarico, pozzetti di raccolta delle acque meteoriche con prodotti larvicidi

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