Gatto misteriosamente scomparso a Nove, l’appello di “Centopercentoanimalisti”

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Nella notte tra l’1 e 2 luglio alcuni militanti del movimento “Centopercentoanimalisti” si sono recati a Nove (Bassano) e Grigno (Trento) per affiggere manifesti in cui si chiede che fine abbia fatto il gatto Dino. La storia del gatto è ricostruita così dall’associazione: inizia a inizio novembre 2019 quando un uomo si rivolge a una gattara dopo che l’Enpa di Bassano gli ha rifiutato l’adozione di un gatto e si porta a casa Dino. Secondo “Centopercentoanimalisti” l’uomo ha detto che il gatto gli è scappato mentre lo stava portando dal veterinario il giorno stesso in cui lo ha portato a casa. La gattara non ha voluto credergli e ha cercato di rintracciare l’uomo, che aveva dato un indirizzo falso.

Poi, una volta scoperto dove abita veramente, lo hanno raggiunto ma egli è sempre stato evasivo sulla vicenda di Dino. La donna ha così deciso di contattare l’associazione animalista, nota per i suoi blitz a sostegno degli animali, la quale si è messa sulle tracce di Dino e dell’uomo dal comportamento sospetto, scoprendo alcuni particolari su di lui e riuscendo a trovarselo davanti, ma la discussione stava per degenerare in colluttazione senza che si fosse saputo nulla del gatto. Nel 2014 ad Agrate, in Brianza, un 50enne era stato denunciato perché adottava gatti neri per mangiarseli. Pochi giorni fa in provincia di Livorno ha fatto scalpore la scena di un migrante che cucinava un gatto per strada. Insomma episodi strani ne accadono, e le associaizoni animaliste sono sempre in allerta.

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