
Il no alla diga del Vanoi entra nel programma elettorale del centrosinistra in Veneto: oggi il candidato presidente Giovanni Manildo ha visitato la Valle del Vanoi, accompagnato dal segretario del Partito Democratico Belluno Dolomiti, Alessandro Del Bianco, dal sindaco di Lamon, Loris Maccagnan, e dal coordinatore del Comitato per la salvaguardia del torrente Vanoi, Michele Facen.
Nel corso della visita, Manildo ha evidenziato che pur riconoscendo l’importanza del problema acqua, la risposta non può essere “un progetto che mette a rischio il nostro ambiente e la sicurezza delle persone”. Il candidato del centrosinistra ha aggiunto che servono soluzioni concrete e sostenibili, come il recupero dei laghi esistenti e le Aree Forestali di Infiltrazione, che sono meno invasive e più efficienti; “La diga del Vanoi – ha ribadito – non è la risposta. Come presidente, mi impegnerò per fermare questo progetto e per promuovere alternative che tutelino davvero il nostro territorio e le nostre risorse.”
Grande soddisfazione per l’esito della visita da parte di Alessandro Del Bianco: “La presenza di Giovanni Manildo certifica e valorizza il lavoro del PD Belluno Dolomiti, che ha fatto del Vanoi, negli ultimi due anni, una battaglia identitaria oltre che politica”. Secondo Dal Bianco questo sopralluogo dimostra l’impegno serio e concreto di tutta la coalizione del centrosinistra, a differenza di quanto dimostrato dagli avversari: “Il centrodestra si muove in maniera scomposta, dicendosi contrario alla diga a Belluno e favorevole a Venezia, come abbiamo visto nelle votazioni in Consiglio Regionale. Noi siamo per la politica dell’estrema chiarezza: contrari alla diga, favorevoli alle alternative.”
Anche il sindaco di Lamon Maccagnan ha definito un atto politico significativo la presenza di Manildo: “È un segnale importante di vicinanza ai territori e agli amministratori locali che si sono da sempre espressi chiaramente contro questo progetto.”
Michele Facen, responsabile del Comitato per la difesa e la salvaguardia del torrente Vanoi, ha presentato al candidato presidente un documento con la richiesta che l’impegno contro la diga venga inserito nel programma elettorale e che vengano promosse alternative sostenibili al progetto, come il recupero dei laghi esistenti e la creazione di Aree Forestali di Infiltrazione (AFI). “Siamo contenti – ha commentato – che Giovanni Manildo abbia sottoscritto questo patto per il Vanoi. Naturalmente, appena saranno ufficializzati tutti i candidati che concorreranno alla carica di Presidente della Regione del Veneto, invieremo il testo del patto e chiederemo anche a loro di sottoscriverlo.”