200mila studenti in piazza, FGC: «uno schiaffo al governo», bruciato logo Confindustria

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«200mila studenti in piazza sono un segnale straordinario. Le nuove generazioni hanno dato una scossa a tutto il paese rompendo il giocattolo dell’unità nazionale del governo Draghi» – dichiara Lorenzo Lang, segretario nazionale del Fronte della Gioventù Comunista (FGC) –

«Questo movimento studentesco pone una questione politica chiarissima: il sistema dell’alternanza scuola lavoro è fatto di sfruttamento, assenza di diritti e sicurezza. Deve finire, bisognava aspettare i morti per capirlo? Non si può piegare la didattica alle esigenze delle imprese, non si può continuare col modello della scuola-azienda. C’è una generazione che ha capito che il suo futuro sarà di precarietà, sfruttamento assenza di diritti e non è disposta ad accettarlo senza dare battaglia».

Nei cortei, gli studenti hanno bruciato simbolicamente i simboli di Confindustria, al grido “no alla scuola dei padroni”. «Lorenzo Parelli e Giuseppe Lenoci sono vittime di un’Italia in cui muoiono tre lavoratori ogni giorno, e in cui si è deciso di mandare gli studenti a lavorare gratis nelle stesse condizioni. Strappiamo e diamo fuoco ai simboli di Confindustria perché sappiamo chi ha voluto una scuola modellata sugli interessi dei padroni».