Legge per la cultura, al Teatro comunale di Vicenza seduta fuori sede della VI commissione consiliare della Regione

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La Sesta Commissione Consiliare permanente del Consiglio Regionale del Veneto (che si occupa istituzionalmente di politiche per l’istruzione, la formazione ed il lavoro, politiche per la ricerca, politiche per la cultura, la promozione della legalità, il turismo e lo sport) si è riunita oggi – mercoledì 27 novembre 2019 – al Teatro Comunale Città di Vicenza per conoscere in modo diretto l’esperienza del Teatro Comunale, soggetto dello spettacolo a partecipazione regionale e acquisire informazioni sul ruolo del Teatro nell’ambito della vita culturale del territorio, alla luce delle novità legislative introdotte dalla recente Legge regionale per la Cultura. È la prima volta che la VI Commissione Consiliare, presieduta da Alberto Villanova, si riunisce fuori sede (anche se il regolamento prevede espressamente questa modalità); dopo i lavori di Commissione, le audizioni e un breve spazio dedicato al question time, la Commissione ha visitato gli spazi della “macchina teatrale” del TCVI, accompagnata dallo staff del Comunale e dal Presidente Ditri.

Sono intervenuti all’Incontro con la stampa, realizzato a margine della seduta, il Presidente della Fondazione Teatro Comunale Città di Vicenza Roberto Ditri , l’Assessore alla Cultura del Comune di Vicenza Simona Siotto, il Presidente della Sesta Commissione Consiliare Alberto Villanova e il Segretario Generale della Fondazione Teatro Comunale Città di Vicenza Pier Giacomo Cirella.

La seduta fuori sede interviene nel momento cruciale, successivo all’approvazione della legge regionale del Veneto 16 maggio 2019, n. 17, “Legge per la cultura”, rappresentato dalla fase esecutiva della legge stessa, attraverso l’attività di programmazione triennale, pianificazione annuale ed approvazione dei provvedimenti amministrativi attuativi. I provvedimenti interverranno nei distinti ambiti d’intervento regionale, tra cui le attività dello spettacolo teatrali, musicali, coreutiche, cinematografiche, editoriali ed audiovisive, oltre alle attività di formazione del pubblico, alle attività di studio e ricerca, alla valorizzazione dei beni culturali, ai servizi culturali e alle azioni e alle iniziative culturali realizzate dalla Regione e dai soggetti operanti nei settori della cultura. La legge, infatti, non entra nel dettaglio della regolazione dei singoli comparti, né delle specificità procedurali della spesa regionale relativa ai diversi settori della cultura, ma enuncia i principi fondamentali che impronteranno l’azione regionale e ne tratteggia i riferimenti nella governance culturale.

Risulta dunque di particolare importanza un incontro diretto con gli interlocutori istituzionali attivi in ambito regionale, come il Teatro Comunale Città di Vicenza, una realtà che presenta numeri come 115.000 presenze annuali, 100 serate di spettacolo e 284 giornate di attività, il coinvolgimento di 8.000 studenti e insegnanti per i progetti dedicati alle scuole, 2 sale per un totale di 1.320 posti a sedere, 2 sale prove costantemente in piena attività, 3 bar e un ristorante; una percentuale di tutto esaurito per gli spettacoli della stagione che raggiunge l’85%.

In particolare la Regione, nel proprio ruolo di coordinamento e indirizzo, continuerà ad avvalersi del contributo degli enti locali a supporto della propria azione e del dialogo con i soggetti maggiormente rappresentativi del mondo culturale operante in Veneto, al fine di orientare l’intervento regionale, con maggior efficacia rispetto agli obiettivi da realizzare.

Anche in termini di risorse la promozione ed il sostegno regionale alle attività di spettacolo verranno declinati secondo le linee di sviluppo strategico del sistema regionale dello spettacolo, definite dalla programmazione triennale regionale e dai piani annuali di attuazione (art. 35, comma 1, lett. a), secondo il principio della sostenibilità economica degli interventi pubblici per la cultura, come valutazione obiettiva dell’impatto economico degli investimenti.

Da ricordare nell’ambito della nuova Legge regionale, in tema di spettacolo dal vivo, l’articolo 34 che enuncia il “Sistema regionale dello spettacolo”, costituito da soggetti, pubblici o privati che esercitano le funzioni di produzione, distribuzione, organizzazione, promozione e formazione del pubblico, per “promuovere la qualità artistica, garantire il pluralismo, lo sviluppo equilibrato dell’offerta e della domanda di spettacolo, nonché la sostenibilità economica del sistema stesso”. Fra le disposizioni relative all’intervento regionale rispetto allo spettacolo, ai fini dell’incontro odierno fra la Sesta commissione del Consiglio regionale ed il Teatro Comunale di Vicenza, risultano di particolare interesse la norma che prevede la promozione regionale di iniziative che incoraggino forme giuridiche di aggregazione fra soggetti partecipati dalla Regione operanti per lo spettacolo, nell’ambito della produzione di eventi teatrali, lirici, musicali e della danza (art. 31, comma 1, lett. i) e il disposto rivolto agli altri soggetti dello spettacolo, per i quali la Giunta promuove e supporta forme di coordinamento, cooperazione, integrazione e fusione (art. 35, comma 1, lett. h).