“Senza creare allarmismi, è importante prestare maggiore attenzione alla diffusione delle malattie estive, in particolare alla West Nile*, la febbre tropicale trasmessa dalle punture di zanzare. Nei fisici più deboli, questa malattia può essere molto pericolosa: nelle scorse ore, abbiamo registrato la prima vittima in Veneto di questa estate e altre due persone sono attualmente ricoverate, entrambe nel Padovano. I nostri esperti hanno identificato focolai di zanzare infette nelle province di Rovigo, Venezia e Padova. È possibile, quindi, che i casi di West Nile aumentino. Il messaggio che deve passare, soprattutto a tutela delle persone anziane, fragili e immunodepresse, è che è necessario proteggerci con repellenti e proteggere le nostre case con zanzariere e altre misure preventive. Sia all’aperto che in casa, è fondamentale limitare le punture delle zanzare.”
Questo è l’appello lanciato dal Presidente della Regione Luca Zaia, commentando la notizia della morte di un anziano di 86 anni, con diverse comorbosità, a Padova dopo aver contratto la West Nile. I casi umani in Veneto, inclusa la persona deceduta, sono quattro: tre a Padova (due ricoveri) e uno a Treviso (sintomatico ma trattato a domicilio).
“Faccio un appello anche agli enti locali – aggiunge il Presidente Zaia –. È necessario attuare e rafforzare tutte le misure di disinfestazione concordate con la propria Azienda ULSS di riferimento. Mi rivolgo anche ai cittadini: dobbiamo impegnarci nelle proprietà private a prestare la massima attenzione, assicurandoci che negli spazi privati vengano adottate le misure di disinfestazione per evitare situazioni di rischio. Il rischio portato dalle zanzare è molto elevato, soprattutto per la salute delle persone più fragili e immunodepresse. Dobbiamo impegnarci tutti per ridurre tale rischio.”
- Il virus del Nilo occidentale (noto anche con la denominazione inglese West Nile virus, WNV) è un arbovirus della famiglia Flaviviridae, genere Flavivirus, appartenente al IV gruppo dei virus a ((+) ssRNA). Di questo genere fanno parte anche il virus della febbre gialla, il virus dell’encefalite di Saint-Louis, il virus dell’encefalite di Murray Valley e il virus dell’encefalite giapponese.
Il suo nome deriva dal distretto del Nilo Occidentale (West Nile) in Uganda, dove è stato isolato per la prima volta nel 1937 in una donna che soffriva di una febbre particolarmente alta. Successivamente, il virus è stato trovato negli uomini, negli uccelli e nei moscerini in Egitto negli anni cinquanta, diffondendosi poi in altri Paesi. La malattia ha un andamento endemico-epidemico e inizialmente risultava diffusa soprattutto in Africa (specie in Egitto), Medio Oriente e India.
