Amministrative Vicenza 2023 H24, 25 aprile: Cicero e Zoppello su Mercato, Possamai su carovita, Maroso su anziani, Simone su profitto, Bortolotto su Lis per sordi

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Elezioni amministrative Vicenza 2023
Elezioni amministrative Vicenza 2023

Questa pagina unica e aggiornata frequentemente è dedicata alle note che ci arrivano in ore di attività della redazione riguardanti le elezioni amministrative di Vicenza (semplicemente Amministrative Vicenza 2023). Eventuali comunicati successivi alla chiusura delle redazione saranno integrati nella pagina di competenza il giorno successivo. Le note utilizzate in specifici articoli non compaiono in questa sezione dove non pubblichiamo neanche quelle relative, a nostro giudizio, solo a battibecchi e polemiche fatue oppure di lunghezza chilometrica non adatta a lettori web.

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Le note del giorno 25 aprile sulle Amministrative Vicenza 2023

Ore 11.18 amministrative Vicenza 2023

A nome delle due liste “Cicero…Impegno a 360°” e “Zoppello Sindaco”, sono arrivate i due seguenti comunicati stampa nei quali è stata esposta la vicenda della mancata inclusione di Vicenza nel Bando Pnrr relativo al Mercato ortofrutticolo di Vicenza.

RIGENERIAMO VICENZA: BRUCIATO IL FUTURO DI TRE QUARTIERI

LE BUGIE HANNO LE GAMBE CORTE

Nico Rossi, L'abbraccio della memoria, foto di Maurizio Morelli 2
Nico Rossi, L’abbraccio della memoria, foto di Maurizio Morelli 2

Quando si raccontano bugie alla città, poi finisce che “il tempo è galantuomo”. È il caso del fallimento del bando PNRR per la rigenerazione del Mercato Nuovo. Silvio Giovine, assessore con delega in materia di commercio ed attività produttive, all’indomani dell’esclusione di Vicenza dal bando per i famosi trenta secondi, disse alla città due cose: che si trattava di un errore del Ministero nella considerazione del minutaggio (è l’argomento utilizzato nella domanda di riammissione); che comunque “i giochi sono ancora aperti”. La realtà oggi conclamata è un’altra: due istanze di riammissione del comune basate sulla la prima tesi furono respinte rapidamente, perché il bando e la giurisprudenza sono chiari sulla questione della scadenza, ponendo il limite a ore 12 e 00 secondi (“fino alle ore 12.00”). Seguirono la missione a Roma con un ricorso-sceneggiata al Tar. Basta scorrere rapidamente la corrispondenza tra Comune e Ministero per capire che si trattava di fuffa.

Infatti è arrivata l’altro ieri la bocciatura del ricorso al TAR, che segue la bocciatura delle due richieste di riammissione, per il quale si sono spesi inutilmente i soldi dei contribuenti.

BRUCIATO IL FUTURO DI TRE QUARTIERI

Qual è la conclusione politica che si può trarre da questa triste vicenda? Che ci troviamo con il futuro di tre quartieri bruciato. Un futuro in cui noi credevamo ed in cui crediamo ancora, quello di una nuova idea di Vicenza, un futuro di città policentrica. Fin dall’estate scorsa avevamo cercato di mettere in moto questo futuro. Avevamo invitato l’amministrazione (Giovine ed il Sindaco) ad un incontro pubblico, in cui avremmo voluto illustrare e proporre la nostra visione del futuro del mercato e dei quartieri contermini di san Giuseppe, di santa Bertilla e di san Lazzaro. Ma l’incontro ci è stato negato in malo modo.

Poi, un paio di mesi dopo, è arrivato l’inatteso bando PNRR del Ministero dell’Agricoltura, per un progetto di rigenerazione finanziabile con 10 milioni. Ed il sogno sembrò prendere corpo. Poteva nascere la prima nuova centralità nella città, l’inizio di una Vicenza policentrica. La Vicenza del futuro. Ma l’assessore ha risposto pigramente, forse perché non ha mai davvero creduto a questo scenario. Come dimostra la circostanza che non fu battura la grancassa come avviene regolarmente per altri progetti PNRR.

COM’È SUCCESSO

È utile, per avvicinarsi alla verità, mettere in fila qualche data. Il 19 ottobre 2022 parte dal Ministero l’avviso del bando per finanziamenti del PNRR a favore della rigenerazione dei mercati ortofrutticoli ed alimentari. Il 31 ottobre si aprono i termini per l’invio delle proposte progettuali. “Fino alle ore 12.00 del 30 novembre” rimangono aperti i termini per l’invio delle proposte progettuali. La macchina progettuale vicentina viene fatta partire con grave  ritardo, ed è in l’affanno avendo a disposizione poco più di due settimane per predisporre il progetto. (Sì, avete capito bene: il comune non aveva nessun progetto pronto per il Mercato Nuovo!). Il gruppo operativo fa il miracolo e riesce a concludere il progetto in tempo. A questo punto, 24 ore prima della scadenza del bando, come previsto dal bando viene richiesta la firma “fresca” del sindaco. Ma passano le ore e la firma non arriva. La firma viene inviata dall’ufficio del sindaco in extremis: alle 11.54, sei minuti prima della scadenza del bando (attenzione: “vene inviata”, non “è arrivata” all’ufficio che deve spedire il bando). E questo nonostante la struttura burocratica possieda il potere di firmare per il sindaco in sua assenza (“doppia firma”), previa anche una semplice telefonata.

Ecco spiegati i famosi 33 secondi di ritardo rispetto alla scadenza. Ritardo che costa alla città, ma soprattutto ai quartieri attorno al Mercato, 10 milioni di euro a fondo perduto. E cioè comporta la rinuncia alla rigenerazione complessiva del Mercato, l’efficientamento energetico, informatico (piattaforma per l’e-commerce) e logistico, dell’intero complesso e del piazzale antistante, e la sua trasformazione in comunità energetica per i quartieri.

Questa, chiamiamola, “disattenzione” è la prova provata che il Mercato e questi quartieri non sono affatto in testa ai pensieri del sindaco, né dell’assessore Giovine.  Ed infatti in campagna elettorale il sindaco ha proposto un nuovo mercato ortofrutticolo alla ex Siamic. Investimenti ancora e solo il centro.

PERCHÉ È IMPORTANTE RIGENERARE IL MERCATO?

La notizia ferale per il Mercato mi dà l’occasione per illustrare alla città il punto di vista di Rigeneriamo sul futuro del Mercato Nuovo e dei quartieri intorno. Parto da una domanda. Non è venuto a nessuno il dubbio che i vecchi Mercati Ortofrutticoli possano essere strategici per il futuro di una città come la nostra, consideratala circostanza che l’Unione Europea punta i fondi PNRR anche su questo? La risposta è: rigenerare i mercati è un obiettivo rilevante di rigenerazione urbana. Molte città europee (cito per tutte Barcellona, Lisbona, Tirana) hanno già investito importanti energie in questa direzione, trasformando i vecchi mercati in moderni  Hub di vita economica, sociale, conviviale, turistica. Perché la linea del futuro è la città policentrica.

Questo vale in particolare per Vicenza. Quando il mercato Nuovo nacque si trovava in piena campagna. Fu allora concepito per l’attività all’ingrosso, al servizio di una città in rapida crescita di popolazione, con la funzione sociale di calmierare i prezzi.

Oggi il Mercato si trova in un contesto del tutto diverso: è al centro dell’area più urbanizzata della città, di quei tre quartieri popolosi che sono san Giuseppe, santa Bertilla e san Lazzaro. La sua posizione e struttura sono ottimali per un’operazione di rigenerazione in grande stile, con una nuova funzione sociale e di socializzazione: concentrarvi attività di mercato alimentare non solo all’ingrosso, ma anche al minuto, potenziando il mercatino dei produttori, ma anche inserendo nuovi negozi di tipo alimentare e non, e punti vendita di produzioni tipiche e di eccellenza della nostra provincia (bio, km zero); offrire nuove attività per la ricreazione e ristorazione aprendo il mercato anche di sera (bar, ristorantini, pasticcerie, gelaterie ecc.); ospitare nei molti spazi oggi vuoti attività di tipo socio-educativo, per l’educazione alimentare ed ambientale da offrire alle molte scuole dei dintorni e spazi per associazioni ed attività creative e culturali necessarie per la vita dei tre quartieri. In connessione con il vicinissimo Parco Fornaci. Ecco tutto questo è andato perso. Bruciato.

COSA FARE ADESSO PER IL MERCATO?

Persa l’occasione del secolo, non vogliamo arrenderci. Si può ripartire da quello che si può fare oggi. E poi mettersi a cercare altri fondi della UE o della Fondazione Cassa Risparmio, o di altro tipo. Ecco però quattro cose che si possono fare subito, e su cui mi impegno personalmente. 1) L’autonomia finanziaria del Mercato: ogni anno gli utili sono superiori a 500.000 euro, ma sono quasi tutti destinati a rimpolpare le casse comunali per altri scopi. Deve avvenire il contrario, per finanziare la rinascita e rigenerazione del Mercato. 2) Il mercato non dispone da decenni del suo legittimo organo di autogoverno: il Consiglio Mercatale. Sarebbe previsto dal Regolamento, ma non viene nominato. Senza questo organo gli operatori del mercato bnon hanno voce per avanzare le loro proposte e richieste. 3) Occorre aprire un bando per le attività nuove che intendono entrare negli spazi del Mercato. Ci raccontano i commercianti che molte attività si sono fatte avanti. Ma il comune non ha mai fatto il bando necessario. Questi commercianti, dopo inutili attese, si sono rivolti altrove per i loro programmi di crescita. 4) Occorre garantire la sicurezza per le attività e per gli spazi. Vi è disattenzione su questo: le autorità non danno corso alle richieste per prevenire i continui furti che avvengono all’interno, o per questioni di sicurezza negli spazi aperti, ad esempio per l’ammasso dei bancali, che potrebbero essere causa d’incendio.

Il futuro del Mercato deve riprendere da qui.  Dalla soluzione rapida degli annosi problemi gestionali, e dall’autonomia finanziaria. Mentre il progetto fallito, dovrà trovare altre via per essere finanziato.

PNNR. NESSUN PROGETTO DI PESO PER I QUARTIERI

Possiamo concludere aggiornando il bilancio della nostra città in campo PNRR. Il quadro che vediamo noi è il seguente: i 10 milioni perduti per il Mercato Nuovo pesano da soli per quasi il venti cento sul totale dei progetti effettivamente finanziati (i 60 milioni ottenuti  dovevano essere 70). Constatiamo infine che l’unico progetto di rilievo pensato per i quartieri è bruciato. Tutti gli altri sono per il centro o per le scuole o per i parchi. Di davvero innovativo per il futuro policentrico dei quartieri non è stato pensato nulla.

Nico Rossi

Presidente Rigeneriamo Vicenza Insieme

Candidato per il Consiglio Comunale

LISTA “CICERO SINDACO…IMPEGNO A 360°”

Da tempo avevamo la certezza che il Comune di Vicenza fosse stato escluso dal Bando Pnrr per il finanziamento del Mercato Ortofrutticolo, del valore complessivo di 16 milioni ca., dei quali 10 finanziati a fondo perduto, 3 da ricercare con altri partner e 3 di Iva.

Amministrative Vicenza 2023: Claudio Cicero tav vicenza incontri
Claudio Cicero

Per poterci esprimere sull’argomento abbiamo invero atteso correttamente l’esito della sentenza del Tar, al quale il Comune si è infantilmente appellato per ottenere l’inclusione negata. La sentenza è pervenuta nei giorni scorsi, decretando definitivamente l’esclusione del nostro Comune e la perdita del corposo finanziamento, che avrebbe finalmente consentito la riqualificazione del Mercato da un punto di vista sia costruttivo  sia logistico-informatico.

Orbene, il Comune aveva a sua disposizione 30 giorni per predisporre e caricare i dati nella procedura prevista dal Bando, dalle ore 12.00 del 31/10/2022 fino alle ore 12.00 del 30/11/2022. 30 giorni più che sufficienti e che, in ogni caso, erano bastati agli Uffici a preparare il progetto con una serie di allegati da inserire nella  procedura del Bando.

Per poter accedere definitivamente al Bando, allegando nella procedura tutti i File del progetto, occorreva però la preventiva firma digitale del Sindaco che autorizzasse gli uffici preposti al loro caricamento.

Tutto pronto, quindi, ma il Sindaco invia la sua firma digitale di autorizzazione alle ore 11.54 del 30/11/2022, lasciando così soltanto 5/6 minuti di tempo agli Uffici per allegare ed inviare il pesante progetto.

Vicenza chiude l’accesso al Bando alle 12.00.33 , 33 secondi che fanno indiscutibilmente parte del minuto 12.01! Lo argomenta subito Invitalia in risposta alla richiesta di riammissione del Comune: in data 5 dicembre, cinque giorni dopo la chiusura del bando, Invitalia comunica la “irricevibilità della domanda” a causa del ritardo; il 6 dicembre il Comune chiede la riammissione contestando il ritardo; il 13 dicembre, Invitalia risponde: “confermiamo il termine ultimo di invio in base all’Art. 3 comma 1 dell’Avviso del 19/10 2022, “Le domande devono essere presentate … fino alle ore 12.00 del giorno 30/11/2022”. Subito dopo, il 23 dicembre, il ministero dell’Agricoltura ribadisce la validità dell’esclusione citando la relativa giurisprudenza.

Ma di tutto questo la città non viene informata.

In modo ridicolo si susseguono rimostranze, viaggi a Roma, ricorsi al Ministero, ricorso al Tar, tutto a spese dei cittadini. Si millanta alla stampa che “la partita è ancora aperta” e si  maschera il fallimento nascondendolo all’opinione pubblica.

E la risposta, matematica, è che i 33 secondi sono fuori tempo massimo.

La domande sono tante.

Si può essere così irresponsabili?

Quale sarà adesso il futuro del Mercato Nuovo?

Non ritiene l’Amministrazione di aver dato una prova  lampante di inaffidabilità?

Ma anche un dubbio….E se invece fosse tutto intenzionale?  Se l’Amministrazione provasse un manifesto disinteresse verso le questioni non riguardanti il centro  della città bensì i quartieri? E se si volesse cinicamente affossare la riqualificazione del Mercato Nuovo per poter privilegiare altre soluzioni care al nostro Sindaco?

In un caso o nell’altro crediamo che l’Amministrazione non possa chiedere e non meriti che le venga rinnovata la fiducia dei cittadini, i quali, certamente e per fortuna, non sono degli sciocchi creduloni.

Claudio Cicero

Candidato sindaco LISTA “CICERO SINDACO…IMPEGNO A 360°

Ore 13.27 amministrative Vicenza 2023

Possamai: “Sviluppo economico e carovita, le nostre ricette”

Amministrative Vicenza 2023: Giacomo Possamai, candidato sindaco di centrosinistra di Vicenza
Giacomo Possamai, candidato sindaco di centrosinistra di Vicenza

“Preoccupano i dati sull’impoverimento del vicentino medio, riportati oggi dalla stampa. E preoccupano le ricadute del caro bollette e del caro vita sulle famiglie, che si scoprono oggi più deboli rispetto a qualche anno fa. Una situazione così seria da richiedere lo sforzo di tutti: anche del Comune, che può avere un ruolo centrale nello stimolare la crescita economica e ridurre i costi familiari”. Lo dice il candidato sindaco Giacomo Possamai, commentando i dati delle tabelle del Ministero delle Finanze relativi a provincia e città di Vicenza, presentando sei azioni di stimolo all’economia e sollievo alle famiglie: investimento sulla promozione turistica, incentivo alle startup, cabina di regia con le associazioni di categoria, crescita dell’università, estensione delle energie rinnovabili e gratuità degli asili nido.
“Di fronte alla complessità dei temi economici, si tende a pensare che le amministrazioni locali siano impotenti. Ma io credo invece – spiega Possamai – che anche i Comuni abbiano strumenti attivabili per produrre un impatto positivo ed essere fattori di crescita e sviluppo. Certo, servono determinazione e capacità di immaginare attività meno ordinarie di quelle solitamente in capo all’ente locale. Noi abbiamo pensato, al netto del solito ruolo del Comune come committente di opere pubbliche, a sei filoni di intervento innovativi. Quattro hanno a che fare con lo stimolo allo sviluppo economico del territorio, due con l’aiuto alle famiglie”.
“Per spingere la crescita il Comune può tornare a investire con forza sul turismo, culturale ed escursionistico: abbiamo visto nello scorso mandato – sottolinea il candidato sindaco – quale può essere l’indotto di attività di promozione efficaci, mentre gli ultimi 5 anni sono stati segnati da un declino dei numeri e quindi dell’economia connessa al turismo. Una cabina di regia permanente con le associazioni di categoria può aiutare a definire gli obiettivi strategici su cui concentrare energie e risorse. Tra questi, lo stimolo alla nascita o all’insediamento a Vicenza di startup giovanili, un fenomeno che ha bisogno del pubblico per crescere ed espandersi. Da ultimo, il rafforzamento dell’Università si tradurrà in una maggiore capacità del territorio di attrarre talenti, impresa e opportunità”.
“Sul fronte delle famiglie, invece, due strumenti che coniugano la crescita all’aiuto sociale – conclude Possamai – li abbiamo già presentati nelle nostre proposte tematiche. Da un lato una radicale spinta sulle energie rinnovabili, sia nel pubblico che per i privati, che si tradurrà in costi inferiori per le famiglie oltre che in miglioramento ambientale. Dall’altro la progressiva gratuità, nei cinque anni, degli asili nido: una misura concreta di equità sociale e di aiuto alle famiglie, anche a supporto della genitorialità e della natalità”.

Giacomo Possamai, candidato sindaco di Vicenza per centrosinistra

Ore 14.11 amministrative Vicenza 2023

RIGENERIAMO VICENZA ZOPPELLO SINDACO
CENTRI DIURNI E ATTENZIONE AGLI ANZIANI
Dal punto di vista demografico, la città di Vicenza come tutto il nord Italia appare profondamente sbilanciata tra i suoi opposti: da un lato abbiamo un tasso di natalità in continua e preoccupante diminuzione, dall’altra una fascia oltre i 65 anni che si sta allargando ulteriormente e i cui bisogni esigono interventi immediati. Al punto della crescita della natalità ci stiamo dedicando con una serie di approfondimenti e di analisi anche di realtà analoghe come dimensioni alla nostra città.
Amministrative Vicenza 2023: Lucio Zoppello, candidato sindaco per Rigeneriamo Vicenza
Lucio Zoppello, candidato sindaco per Rigeneriamo Vicenza

“Per quanto riguarda le fasce di popolazione più anziane – sostiene il candidato sindaco Lucio Zoppello – appare evidente come il modello dell’IPAB finora adottato non risponda più alle esigenze della città. Le maxi case di riposo, dall’istituto Salvi al Trento, non sono la soluzione che possa accompagnare dignitosamente gli anziani negli ultimi anni della loro vita.” In particolare le proposte di Rigeneriamo Vicenza si focalizzano da un lato su strutture più piccole e snelle (promesse alla città da più di 15 anni e mai realizzate), che meglio si integrino coi servizi dei quartieri. Stiamo pensando alla riqualificazione della zona della ex Centrale del Latte dove potrebbe trovare posto una struttura residenziale per anziani non autosufficienti, o all’ex manicomio tra Laghetto e Polegge, tutto su un piano e quindi senza barriere architettoniche insormontabili.

Amministrative Vicenza 2023: Andrea Maroso, Rigeneriamo Vicenza
Andrea Maroso, Rigeneriamo Vicenza

Ma ancora più importante per chi si trova a convivere con la difficile quotidianità di un anziano con necessità di cura e assistenza – continua Andrea Maroso, candidato consigliere – sono gli spazi di condivisione come i centri diurni. E’ tempo di mettere da parte la dicotomia tra pubblico e privato, e mettere al primo posto la soluzione migliore per i nostri nonni. Ci sono strutture private in grado di offrire un servizio completo e il Comune non può non tenerne conto, come se fossero una soluzione di ripiego. Il concetto che intendiamo portare avanti è che non si tratta più di una competizione, ma bisogna puntare esclusivamente al benessere dei cittadini quindi indipendentemente da struttura pubblica o privata. Fino ad ora, alle persone che si rivolgevano ai servizi sociali del comune, non venivano dati i nominativi di realtà private, ma si preferiva lasciare l’anziano in lista d’attesa per chissà quanto tempo piuttosto che dare loro una alternativa (anche se magari temporanea), specificando pure che alcune sono private. Noi siamo per la possibilità di scegliere, anche perchè ogni caso è diverso dall’altro. Inoltre un impegno forte che ci sentiamo di prendere è anche quello della mobilità di queste persone; come il comune organizza un servizio di scuolabus per gli alunni di elementari e medie, così è necessario creare lo scuolabus dei nonni, per accompagnare gli anziani nei centri diurni della città, siano essi pubblici o privati, con i costi che verranno ripartiti in base al reddito. La socialità degli anziani è la prima forma di lotta al decadimento cognitivo ed è fondamentale che l’amministrazione comunale si faccia parte attiva in questo percorso: ogni ora passata in compagnia a giocare e scherzare è un tassello della qualità della vita delle nostre famiglie”.

Ore 14.30 amministrative Vicenza 2023

ANNARITA SIMONE, LA COMUNE: NON PUO’ ESSERE IL PROFITTO L’UNICO PRINCIPIO ORDINATORE

Tutti i programmi per le prossime elezioni comunali fanno riferimento anche ai servizi sociali e sanitari.
L’organizzazione e gestione dei servizi sanitari non è affidata ai comuni, tuttavia un sindaco deve occuparsi prioritariamente delle questioni della salute e della protezione sociale dei cittadini. Pertanto è fondamentale l’azione dei comuni in termini di controllo, proposta, ma anche ‘rivendicazione’ nei confronti del livello regionale e delle aziende sanitarie, agendo pure attraverso la Conferenza dei Sindaci, per riaffermare il legame col territorio e recuperare la questione del governo democratico della sanità e del sociale rispetto al rigido modello aziendalista.

Annarita Simone (La Comune)
Annarita Simone (La Comune)

Tutto questo perché vi è una stretta relazione tra condizioni socio-economiche, ambiente, alimentazione e salute, perché non può essere il profitto l’unico principio ordinatore di ogni attività umana, ma occorre che ci sia una sfera pubblica che agisce in nome di un interesse collettivo di giustizia e coesione sociale e infine perché l’ospedale non è l’unica sede in cui si tutela la salute, semmai lo strumento finale a cui ricorrere dopo aver utilizzato gli altri come risultato di una pianificazione urbanistica e una programmazione che mettano al centro la salute e la tutela delle risorse di supporto alla vita (aria, acqua, suolo, alimenti) e che orientino i cittadini verso l’assunzione di comportamenti ecologicamente corretti e salutari, interventi di screening, forte sostegno e promozione della medicina di base.

Annarita Simone, candidato sindaco di Vicenza per La Comune

Ore 17.01 amministrative Vicenza 2023

BORTOLOTTO (M5S): VICENZA DEVE FAVORIRE ACCESSIBILITA’ ALLA COMUNITA’ SORDA SEGNANTE

Amministrative Vicenza 2023: Edoardo Bortolotto, candidato sindaco M5S
Amministrative Vicenza 2023: Edoardo Bortolotto, candidato sindaco M5S

Questa campagna elettorale ignora eccessivamente il diritto all’Accessibilità, mi riferisco in particolare al diritto di partecipazione e coinvolgimento attivo della comunità sorda segnante. Eppure, – dichiara Edoardo Bortolotto, candidato sindaco M5S a Vicenza – a differenza del Movimento 5 Stelle, quasi tutti i candidati alle elezioni comunali di Vicenza sembrano trascurare tale diritto, orientato e inteso quale canale visivo-gestuale al fine di esprimere il messaggio con il corpo e percepito con la vista.

E’ necessario comunicare democraticamente a tutti e senza ostacoli, la lingua LIS deve essere considerata obbligatoria – prosegue Bortolotto – nelle circostanze in cui i diritti dei cittadini non devono essere omessi. Per questo a Vicenza mi impegnerò affinché ovunque vengano rimossi tali ostacoli.

Sebbene un tentativo sia stato fatto in passato, è evidente che non è sufficiente. Vicenza deve essere maggiormente inclusiva e deve garantire a tutti, a prescindere dal grado di abilità, la possibilità di accedere liberamente e pienamente a beni e servizi collettivi e individuali.

Purtroppo le insufficienze più palesi e urgenti – aggiunge Bortolotto – sono negli ospedali pubblici, l’INPS, le Poste, i centri per l’impiego e altri luoghi che offrono servizi essenziali come l’Agenzia Entrate, le Università, le scuole e gli istituti di formazione.

Tali lacune possiamo colmarle con la sottotitolazione in tempo reale, l’interprete LIS, le mascherine trasparenti ed in altre modalità che ho analizzato e valutato per Vicenza. Grazie alla tecnologia sempre più economica ed alla buona banda internet sarà possibile mettere a disposizione un interprete LIS a distanza.

Mi batterò politicamente e socialmente affinché l’Accessibilità, – conclude Bortolotto – in ogni sua forma, non rimanga un languido diritto.

Edoardo Bortolotto
candidato sindaco Vicenza M5S

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