Arzignano, concerto di Ognissanti in Duomo il 1° novembre

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Verrà ricordato il musicista Antonio Pellizzari, morto proprio nell’agosto del 1958, il giovane illuminato e generoso industriale che ha sconvolto ogni tradizione locale inventando la Scuola di Musica dedicata a Vivaldi, allargando l’attenzione dei dipendenti dell’Officina e degli abitanti a ogni settore dell’arte e della cultura. “Invito tutti a partecipare -dichiara il sindaco della città, Giorgio Gentilin– perché questa festività rappresenta sempre un momento particolare per la nostra comunità, che si raccoglie e anticipa il clima natalizio. Quest’anno è caricata anche del significato che porta la ricorrenza dei 100 anni dalla fine della Grande Guerra e i 60 anni dalla scomparsa di Antonio Pellizzari”.
Il Quartetto di Bolzano Kreativ Ensemble, dove suona il violinista arzignanese Franco Turra, eseguirà il Largo dell’Inverno di Antonio Vivaldi e subito una composizione di Bepi De Marzi che elabora il canto Signore delle cime. Perché la seconda emozione sarà tutta intorno a questo canto composto proprio sessanta anni orsono nel ricordo dell’alpinista Bepi Bertagnoli scomparso sopra Campodalbero nella primavera del 1951. Il Coro I Crodaioli eseguirà una decina di canti legati alla Valle del Chiampo e alle sue montagne. E lungo la serata il grande concertista Francesco Finotti, che tante volte ha suonato il poderoso organo Mascioni del duomo, eseguirà il Concerto in Re minore di Vivaldi-Bach, una composizione tanto amata da Pellizzari e conosciutissima dagli arzignanesi che in quegli anni ne ripetevano vivacemente i temi anche della originale fuga e si abbandonavano alla cantabilità dell’adagio per due violini suonato, sempre sotto la direzione di Pellizzari, dai prodigiosi fratelli Cesare e Aldo Ferraresi di Milano, solisti della Scala. Alla fine, tutti insieme, pubblico e Coro e concertisti, intoneranno quel “Signore delle cime” che ormai tutto il mondo conosce e che, nell’ambito del Club Alpino Italiano, verrà celebrato anche in primavera, nel giorni dell’equinozio, proprio ai piedi del Vallone della Scagina, al Rifugio diventato una meta per appassionati e ricercatori sulle “montagne di casa”. Appuntamento alle ore 21 di giovedì con ingresso libero. L’organizzazione è a cura dell’Assessorato alla Cultura del Comune.