Audizione in Regione sul caporalato: USB Veneto denuncia finte cooperative e chiede misure concrete. Guidolin (M5S): un altro episodio oggi

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Usb: contro caporalato cambio appalto a Isola Vicentina, presidio del 14 giugno 2021 a Isola Vicentina di Usb Federazione Lavoro Privato Veneto per la crisi DHL Supply Chain (Massimo D'Angelo col megafono)
Cambio appalto a Isola Vicentina, presidio del 14 giugno 2021 a Isola Vicentina di Usb Federazione Lavoro Privato Veneto per la crisi DHL Supply Chain (Massimo D'Angelo col megafono)

Si è svolta ieri, 5 settembre, presso la sede del Consiglio Regionale a Palazzo Ferro Fini a Venezia l’audizione della quarta commissione consiliare sul tema del caporalato in Veneto, a cui ha partecipato, dandone notizia col suo responsabile per il lavoto privato Massimo D’Angelo, l’Unione Sindacale di Base (USB). Durante l’incontro, USB ha presentato una panoramica degli episodi di caporalato che ha gestito negli ultimi anni, offrendo supporto e tutela ai lavoratori coinvolti.

Uno dei principali punti di denuncia è stato il fenomeno delle finte cooperative, che aprono e chiudono rapidamente, eludendo oneri fiscali e previdenziali. Questo meccanismo, spesso “organizzato” da grandi multinazionali e/o sotto i loro occhi interessati attraverso una rete di appalti e subappalti, danneggia i lavoratori e provoca pesanti perdite per lo Stato. Durante l’audizione, USB ha ricordato casi eclatanti come quello della DHL e il sequestro preventivo di 102 milioni di euro a carico di Bartolini e Geodis CL da parte della Procura della Repubblica di Milano, a seguito di una complessa frode fiscale.

L’accusa del pm Paolo Storari – ricorda Massimo D’ìAngelo – si sostanzia in una complessa frode fiscale con l’utilizzo di fatture per operazioni giuridicamente inesistenti e la stipula di contratti di appalto fittizi per la somministrazione di manodopera. Si arriva alla situazione, tanto scandalosa quanto paradossale, che vede Brt-Bartolini contare su pochi dipendenti diretti ma avere a disposizione una platea di ventimila corrieri e magazzinieri che fanno capo a ben 2900 società cooperative“.

La strategia delle multinazionali nel settore della logistica, che utilizzano migliaia di lavoratori tramite cooperative fittizie, è stata duramente criticata da USB che ha chiesto l’apertura di un tavolo di crisi e l’istituzione di fondi di sostegno economico e assistenza legale per i lavoratori che denunciano casi di caporalato. Tra le richieste, anche l’introduzione del reato di caporalato e l’inasprimento delle pene per i reati di omicidio sul posto di lavoro.

In conclusione, la commissione ha preso in carico le istanze presentate, aprendo alla possibilità di futuri sviluppi normativi per contrastare il fenomeno.

La senatrice del M5S Barbara Guidolin
La senatrice del M5S Barbara Guidolin

E proprio oggi la senatrice Barbara Guidolin (M5S) ha denunciato nuovamente la presenza del caporalato e dell’impiego di manodopera clandestina in Veneto, definendoli piaghe sociali ed economiche che violano i diritti dei lavoratori e minano la dignità umana. A seguito di un’operazione dei Carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Venezia, riferisce la senatrice, due titolari di un’azienda di Brugine (PD) sono stati sottoposti a misure cautelari per caporalato. Guidolin ha sottolineato che tali fenomeni in Veneto stanno raggiungendo proporzioni allarmanti, richiedendo un intervento urgente per contrastare lo sfruttamento dei lavoratori, in particolare dei migranti irregolari, che sono spesso costretti a lavorare in condizioni disumane senza tutele.