Bollicine di Natale. “Wine Specialists Journal”: metodo classico pugliese

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Bollicine metodo classico
Bollicine metodo classico

Natale vuole dire allegria, brio, atmosfera frizzante, per cui quando si pensa alla festa più emozionante e conviviale dell’anno, solitamente ci vengono in mente le bollicine metodo classico, da accompagnare ad un dolce, a tutto il pasto, oppure anche semplicemente per sentire quel soave rumore del tappo che salta…che Natale sarebbe, se non ci fosse una buona bottiglia da stappare?

E così, anche noi della Wine Specialists Council, abbiamo deciso di festeggiare e augurare il buon Natale a tuttə i/le nostrə lettori/lettrici con delle bollicine davvero eccezionali, andando ad esplorare un terroir che a noi sta molto a cuore e che comincia, finalmente, ad offrire prodotti di qualità assolutamente competitivi sul mercato nazionale e internazionale.

Abbiamo, infatti, deciso di presentarvi due bollicine vinificate con metodo classico, ma non si tratta degli ottimi champagne francesi, non si tratta degli insuperabili franciacorta lombardi oppure degli storici trentini DOC, ma di bollicine pugliesi assolutamente gradevoli al palato e al portafoglio.

Spumante Brut Metodo classico d’Araprì, 12,5% vol.

Brut Metodo Classico D'Araprì
Brut Metodo Classico D’Araprì

Era il 1979 quando “tre amici al bar” con passioni comuni decisero di fare una scommessa: produrre esclusivamente vini con metodo classico utilizzando il bombino bianco coltivato nella Capitanata, una regione geografica localizzata in provincia di Foggia. Da allora la casa vitivinicola d’Araprì (dalle iniziali del cognome dei tre titolari Girolamo D’Amico, Louis Rapini e Ulrico Priore) producono vini d’eccellenza in grado di ottenere riconoscimenti di grande livello.

Noi della Wine Specialists Council abbiamo degustato un Brut di d’Araprì, il primo in assoluto ad essere vinificato dalla casa e ad essere commercializzato. Viene prodotto da Bombino bianco e Pinot nero da vitigni collocati nel comune di San Severo (FG) e, come tutti i vini a metodo classico, il Brut riposa per 24 mesi al riparo della luce ad una temperatura di 13° C nei sotterranei dell’antica Cantina.

Alla vista si presenta di colore paglierino carico, molto brillante con un perlage sottile e persistente, mentre al naso il Brut di d’Araprì non ha nulla da invidiare alle sensazioni olfattive di un classico champagne: sentori tostati di crosta di pane si accompagnano ai profumi più delicati di fiori gialli e di mela, pesca e agrumi. La caratteristica del Brut è di avere un contenuto zuccherino intorno ai 5 g/l, per cui in bocca si presenta secco, rotondo con una sensazione di morbidezza che accompagna tutta la bevuta e lascia percepire chiaramente tutte le sensazioni olfattive anche sulla lingua. È chiaro che siamo di fronte ad un vino di qualità definita, ben disposto a rimanere ancora per qualche anno in affinamento. Tuttavia, per chi volesse festeggiare oggi il Santo Natale, noi consigliamo di abbinarlo a dei gradevoli frutti di mare, che non possono mancare sulle tavole pugliesi nei giorni di festa, ma anche con un aperitivo di terra a base di pomodori o lampascioni sottolio, burratine, taralli con seme di finocchio oppure anche con un classico panettone artigianale.

Cryfus Anniversario Pas Dosè, Cantine Crifo, 12% vol.

Gryfus Anniversario Pas Dosè Crifo
Cryfus Anniversario Pas Dosè Crifo

Scendendo un po’ più a sud di San Severo, in provincia di Bari, a Ruvo di Puglia, troviamo la cantina cooperativa Crifo, che negli ultimi anni, anche grazie alla collaborazione con enologi di fama internazionale, si è lanciata sul mercato con prodotti di grande qualità, potendo contare, in realtà, su un terroir di livello e su vitigni autoctoni storici in grado di offrire le rinomate DOCG Castel del Monte. Anche in questo caso, Crifo decide di andare sul sicuro (e non si sbaglia!), infatti per il suo metodo classico vinifica in purezza il Bombino bianco prodotto sulla Murgia barese. Dopo la fermentazione in acciaio, il vino viene imbottigliato con l’aggiunta della “liqueur de tirage”, cioè un composto di vino, lieviti selezionati e zucchero di canna, necessari, come per tutti i metodi classici, per far partire una seconda fermentazione all’interno della bottiglia, che dura ben 24 mesi al fine di conferire la qualità di spumante con tante eleganti bollicine.

Alla vista questo Cryfus Anniversario si presenta di colore paglierino, brillante con una bollicina altrettanto fine e persistente. Oltre ai classici e inconfondibili sentori della sua tipologia, interessante è il profumo floreale e minerale di questo vino: camomilla, margherita, nespola, mandorla in progressione fino al calcareo della terra pugliese. Decisamente percepibile è la sensazione tipica del Pas Dosè (dosaggio zero), vale a dire una concentrazione zuccherina abbastanza bassa (1,7 g/l) per i palati abituati a vini più beverini. Tuttavia, proprio per le sue caratteristiche, in bocca il Cryfus Anniversario lascia una piacevole sensazione di cremosità, ancora più gradevole se ad accompagnarlo sono piatti dal gusto abbastanza deciso, magari una capasanta gratinata, un tagliolino al granciporro, un calamaro ripieno, una seppia fritta….insomma tutto ciò che si trova sulla tavola dei pugliesi in questi giorni di festa!

Buon Natale dalla Wine Specialists Council!