BPVi. L’azione di (ir)responsabilità contro Zonin & c., ottava puntata: i compensi milionari ai vertici

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Il "pupillo" di Banca d'Italia Gianni Zonin al bancomat della BPVi

Come noto abbiamo deciso di pubblicare a puntate “BPVi Risparmiatori ingannati. L’azione di (ir)responsabilità” pur rischiando di non venderne le ultime copie disponibili, il cui incasso di certo non ci farebbe male dopo il pignoramento della Donazzan.

Dopo la dedica ai giudici della prima puntata, i ringraziamenti di rito e la presentazione del lavoro della seconda puntata, l’indice e le premesse dell’atto della terza puntata e dopo, nella quarta puntata, la prima parte della indicazione dei soggetti del giudizio a partire da Gianni Zonin, indicato nell’azione come il “dominus”, nella quinta la seconda dedicata ai consiglieri del cda nel periodo interessato, nella sesta la parte del direttore generale Samuele Sorato e, nella settima, il coinvolgimento nell’azione del collegio sindacale oggi, nell’ottava puntata i legali pongono l’attewnzione sugli emolumenti dei vertici della fu BPVi (qui la sequenza delle varie puntate).

N.B.

1 – L’atto completo è scaricabile a pagamento dalla sezione Documenti e Files Premium di Bankileaks.com col titolo Azione di responsabilita della BPVi contro Gianni Zonin c.

2 – per completezza di informazione è scaricabile sempre da Bankileaks.com e nella stessa sezione a pagamento la Citazione Gianni Zonin Contro BPVi Del 6 Dicembre 2016

3 – la stessa procedura via seguita per scaricare la Comparsa Di Costituzione E Risposta KPMG Per Azioni Di Responsabilità BPVi, 9 Maggio 2018

– I SOGGETTI CONVENUTI NEL PRESENTE GIUDIZIO: GLI ORGANI DEPUTATI ALLE FUNZIONI DI AMMINISTRAZIONE E CONTROLLO DELLA BANCA NEL PERIODO DI INTERESSE (Parte I)

4.- Gli emolumenti corrisposti

Né si pensi che Consiglieri e Sindaci svolgessero il proprio incarico accontentandosi di percepire compensi proporzionati all’impegno profuso o coerenti con lo ‘spirito mutualistico’ della Banca.

Al contrario, limitandoci al triennio 2012-2015, dall’analisi dei dati pubblicati nei prospetti informativi relativi agli Aumenti di Capitale 2013 e 2014, si evince che “i compensi lordi destinati a qualsiasi titolo e sotto qualsiasi forma… da [BPVi] ai componenti del Consiglio di Amministrazione, ai membri del Collegio Sindacale e ai componenti la Direzione Generale (Direttore Generale, Vice-Direttori Generali)…, anche per le analoghe funzioni ricoperte presso le altre società del Gruppo” sono stati,

i) per l’esercizio 2012, pari a Euro 4.228.244,00 per il Consiglio, Euro 495.750,00 per il Collegio Sindacale e circa 3 milioni di Euro, oltre bonus, per i componenti della direzione generale; mentre ii) per l’esercizio 2013, pari a Euro 4.731.928,80 per il solo Consiglio, di BPVi (l’importo cresce sensibilmente se si considera anche il costo, rilevantissimo, delle numerose controllate, a dispetto di un’attività molto limitata e fortemente eterodiretta dalla capogruppo), Euro 636.300,42 per il Collegio Sindacale e quasi 3,5 milioni di Euro, oltre più di 1 milione di Euro di bonus per i componenti della direzione generale.

Importi milionari confermati anche nelle fasi di crisi: così è per l’esercizio 2014, laddove i compensi sono stati pari a circa Euro 4.3 milioni per il Consiglio, Euro 550.000 per il Collegio Sindacale e poco più di 3,5 milioni di Euro, oltre 380.000 Euro di bonus, per i componenti della direzione generale.

E così è per il 2015, come registrato nel Prospetto informativo di quotazione, da cui risulta che – con qualche rara eccezione – tutti i precedenti Amministratori e Sindaci percepivano emolumenti superiori a 100.000 Euro, con incrementi significativi per ciascuno di essi in ragione vuoi degli ulteriori incarichi ricoperti nel gruppo, vuoi di quelli rivestiti direttamente in BPVi (Presidente e vice Presidenti godevano infatti di una speciale – cospicua – remunerazione, così come la partecipazione ai numerosi – purtroppo ben poco utili – Comitati ‘interni’ assicurava a praticamente tutti i Consiglieri emolumenti aggiuntivi).

Ecco allora il Presidente, Cav. Zonin, con un emolumento complessivo per il solo periodo da gennaio a novembre 2015 (data delle dimissioni) di circa 1 milione di Euro (peraltro, inferiore a quanto mediamente percepito dallo stesso negli almi precedenti). Un compenso all’evidenza ingiustificato, se si volesse dar credito a quanto più riprese affermato dallo stesso Cav. Zonin nel proprio atto di citazione in prevenzione, dove vengono minimizzate la funzione del Presidente e le relative responsabilità, riducendone il ruolo a una sorta di ben pagata sine cura (79 nell’originale, ndr).

Particolarmente significativi sono anche i compensi percepiti annualmente dal vice Presidente, dott. Breganze, con quasi 600.000 Euro annui (comprensivo degli emolumenti per le cariche ricoperte in altre società del Gruppo); dal dottor Monorchio con quasi 300.000 Euro, dall’avv. Angius (vice Presidente di Banca Nuova e Presidente di Prestinuova) con circa 270.000 Euro e dal dottor Colutta (anche quale Presidente della controllata Farbanca) con circa 230.000 Euro.