Cassazione boccia Valdastico Nord, Guarda (Europa Verde): “investire su rotaia e ripopolazione valli e montagne”

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Valdastico Nord. uscita a Piovene e stop per il nord
Valdastico Nord. uscita a Piovene e stop per il nord

“Più che inutili colate di cemento servono investimenti sul territorio, urge un cambio di rotta”. Così la consigliera regionale Cristina Guarda (Europa Verde) interviene in una nota sulla sentenza della Corte di Cassazione: “Ora è nero su bianco: la Valdastico Nord è un’opera inutile e dannosa. I giudici hanno infatti dato ragione al Comune di Besenello, in provincia di Trento riconoscendo il devastante impatto ambientale che la realizzazione dell’infrastruttura avrebbe sul territorio e sulla vita dei suoi cittadini”.

“Alla luce di questo – prosegue la consigliera – bisogna ora trovare risposte vere alle esigenze del territorio mediante investimenti su trasporti, turismo e imprese dell’Altopiano dei Sette Comuni come della Valle dell’Astico. Come avviene da tempo in Svizzera e Austria, gli investimenti devono andare verso il trasporto su rotaia per il trasporto pesante e sui servizi di trasporto locale per creare turismo sostenibile con un occhio alla salute dei cittadini. Inoltre non è da sottovalutare il processo di spopolamento delle valli e delle montagne non può essere arrestato semplicemente creando corridoi di cemento per TIR e auto in un territorio fragilissimo”.

“Si deve offrire nuove opportunità di lavoro e garantire i servizi in quei territori che spesso si sentono abbandonati dalle istituzioni. La vicina Emilia Romagna, ad esempio, ha introdotto un bando che ha favorito l’acquisto e le ristrutturazioni di case sull’Appennino da parte di giovani coppie creando delle prospettive per l’economia delle valli dal momento che tale bando garantiva maggiori punteggi coinvolgendo imprese locali. La Regione del Veneto . sollecita la consigliera – può inoltre consolidare gli investimenti a favore di quelle PMI che operano sui mercati nazionali e internazionali e che favoriscono la ripresa della domanda turistica verso destinazioni e prodotti turistici delle nostre montagne. La soluzione ai problemi, non può essere cercata sul come raggiungere questi luoghi in breve tempo, ma come rafforzare la proposta turistica ed economica al fine di incrementare la domanda. I cittadini dell’Altopiano e della Valle dell’Astico attendono investimenti e politiche utili ad un nuovo piano di sviluppo di queste aree. Sviluppo che guardi al futuro con maggiore sostenibilità e intraprendenza, nel rispetto anche della salute di chi ci abita e lavora”, conclude Cristina Guarda.

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