Condanna Segato sindaco di Quinto Vicentino, Possamai (Pd): “Massima solidarietà, non si possono scaricare sui sindaci tutte le responsabilità”

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Renzo Segato in una foto scherzosa del 2017 con un suo sostenitore
Renzo Segato in una foto scherzosa del 2017 con un suo sostenitore

“Capisco pienamente la delusione e lo sfogo di Renzo Segato. Ormai siamo di fronte a uno stillicidio quotidiano: pochi giorni fa, è toccato alla sindaca di Crema, indagata, oggi è il suo turno, addirittura condannato. È inaccettabile che si scarichino sul Primo cittadino tutte le responsabilità per quel che accade nel proprio comune. Sono contento che, nonostante la delusione, Renzo Segato abbia confermato l’intenzione di restare al proprio posto, ma lavorare in queste condizioni diventa una missione impossibile. Le sue parole vanno ascoltate”. 

Giacomo Possamai
Giacomo Possamai

Con queste parole, Giacomo Possamai, Capogruppo del Partito democratico in Consiglio regionale del Veneto, esprime “solidarietà al sindaco di Quinto Vicentino, condannato per la caduta dal marciapiede di una cittadina del suo comune”.

“Non si può pensare che i sindaci siano supereroi, nonostante l’abnegazione con cui svolgono il proprio ruolo – spiega l’esponente Dem – Sono persone al servizio della comunità e che, specialmente nei comuni più piccoli, lo fanno ricevendo in cambio poco più di un rimborso spese, di certo inadeguato di fronte alle enormi responsabilità che si devono assumere. Non è un caso, infatti, che sia sempre più difficile trovare persone disponibili a impegnarsi a livello amministrativo”.

“Come già affermato per il caso di Stefania Bonaldi, è necessario aprire una riflessione con urgenza sullo status giuridico degli amministratori locali – ribadisce Giacomo Possamai – E’ una situazione che riguarda tutti i sindaci, di centro, destra e sinistra, e su cui la politica nazionale deve intervenire subito senza distinzioni di parte”.