Consulenti del lavoro: salario minimo e reddito di cittadinanza non risolvono i veri problemi del lavoro (che c’è)

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Franco Bastianello, presidente dell’Ordine dei consulenti del lavoro della provincia di Vicenza, non ha esitato a mettere il dito nella piaga durante il suo discorso in chiusura dell’assemblea generale svoltasi nei giorni scorsi, che ha visto anche la cerimonia di benvenuto dei 20 neo-consulenti che hanno superato l’esame di stato, mantenendo così stabile il numero degli iscritti a 355 unità oltre a 16 Società tra professionisti.

“Siamo di fronte ad un paradosso: da un lato riscontriamo da tempo enormi difficoltà nel reperimento della forza lavoro per i nostri clienti, così come anche per i nostri Studi; dall’altro registriamo tassi di disoccupazione di donne, giovani e ultracinquantenni espulsi dal mondo del lavoro per crisi aziendali o di persone con scarsa professionalità, ancora molto alti. Allo stesso tempo, molti dei nostri giovani scelgono di andare a lavorare all’estero”.

Poi ha proseguito: “Sembra che la politica italiana sia più interessata ai propri isterismi, al salario minimo (falso problema in un ambito coperto dalla contrattazione collettiva come nel nostro paese) e al reddito di cittadinanza – ha detto Bastianello – rivolgendosi alle autorità presenti. Si dovrebbe piuttosto promuovere la riforma delle politiche attive valorizzando il ruolo dei Centri per l’impiego e rafforzando la collaborazione tra il sistema pubblico e quello privato per facilitare il matching tra domanda e offerta con la creazione del fascicolo elettronico del lavoratore, nel quale contenere i dati relativi alla professionalità acquisita e alla formazione”.

In questa direzione l’Ordine ha organizzato lunedì scorso un convegno alla presenza dell’assessore regionale al lavoro Elena Donazzan e alcuni dirigenti regionali, in cui si è parlato del Piano attuativo del Veneto collegato al programma Gol (Garanzia occupabilità lavoratori), volto a superare tali difficoltà tramite formazione, incentivazione, e collaborazione pubblico-privato. In questo contesto la Fondazione Consulenti per il Lavoro può essere certamente un importante partner privato per la gestione delle politiche attive. Giovedì 18 luglio si affronteranno temi altrettanto attuali, quali la gestione degli accordi individuali di smart working e l’assetto degli ammortizzatori sociali.