Coronavirus, Bonomo: “imprese non possono essere lasciate sole di fronte all’incertezza”

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Agostino Bonomo, presidente Confartigianato Imprese Venete
Agostino Bonomo, presidente Confartigianato Imprese Venete

“C’è un interesse generale che è la salvaguardia della salute di tutti. C’è poi un interesse particolare delle imprese e dei lavoratori che si riflette sulla tenuta e valore delle nostre comunità. Nell’ambito di ciò che è consentito dalle indicazioni ministeriali, deve però esserci data la possibilità di stringere i denti e dare continuità al lavoro”. Lo afferma Agostino Bonomo, presidente di Confartigianato Imprese Veneto dopo una domenica surreale, passata tra meeting on line con i territori e in stretto raccordo con la Confartigianato nazionale per avere interpretazioni ufficiali su alcuni aspetti del DPCM ed un lunedì in cui si cerca di capire che indicazioni dare alle innumerevoli richieste di chiarimento che arrivano dalle imprese socie”.

“Stiamo dando ancora una volta -prosegue Bonomo- prova della nostra capacità di reagire. È un momento che richiede grande equilibrio e responsabilità, che deve arrivare da parte di tutti. Noi mettiamo in campo il nostro fare e la capacità di trovare costantemente soluzioni alle difficoltà. Ma le nostre imprese non possono essere lasciate sole di fronte all’incertezza. Le istituzioni, dalla loro, devono intervenire con maggiore chiarezza, mettendoci nella condizione di poter fare al meglio il nostro ruolo di parte sociale responsabile vicina a quanti sono in prima persona coinvolti dall’emergenza. Mai come oggi siamo chiamati tutti a giocare nella stessa squadra, a salvaguardia del nostro paese e della sua stabilità”.

La Confartigianato Imprese Veneto in stretto raccordo con la Confederazione Nazionale è in prima linea per individuare e proporre -come fatto venerdì nell’incontro con il sottosegretario Baretta- soluzioni che allevino le incombenze fiscali e burocratiche e che evitino che le imprese, colpite da questa emergenza, vengano oltremodo penalizzate nella loro reputazione di buoni pagatori con conseguenti difficoltà nell’accesso al credito. Evitiamo che oltre al danno ci sia la beffa. Continuiamo inoltre a chiedere di allargare agli autonomi, investiti dalla situazione, gli ammortizzatori sociali e che ci siano ulteriori sostegni al reddito dei dipendenti delle nostre imprese.

“Siamo tutti chiamati alla responsabilità, nessuno escluso – conclude Bonomo – non avremo una seconda chance. Dobbiamo collaborare nel rispetto delle regole affinché i risultati, dal punto di vista sanitario, di queste ulteriori restrizioni si possano avere quanto prima. La situazione è complessa e dobbiamo evitare ulteriori inasprimenti.