Covid, per Speranza ok vaccini AstraZeneca a over 65: “in arrivo nuove dosi”

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AstraZeneca
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Una notizia attesissima e preannunciata in Tv sia dal ministro della Salute Roberto Speranza sia dal presidente del Consiglio superiore di Sanità, Franco Locatelli: il vaccino AstraZeneca non è più tabù per gli anziani, i più fragili davanti al Covid. A far cadere la barriera che l’Italia aveva posto a differenza di altri grandi paesi europei rispetto alla somministrazione ai più anziani, considerazioni innanzitutto scientifiche seguite all’aggiornamento costante dei dati, ma anche una scelta di salute pubblica: mentre permane una grave carenza e tanti professionisti a cominciare dai medici di medicina generale sono di fatto impediti dalla carenza di dosi e da motivi organizzativi a entrare in pieno nella campagna vaccinale, sdoganare un siero monodose e di facile conservazione servirà ad accelerare.
«Ulteriori evidenze scientifiche resesi disponibili non solo confermano il profilo di sicurezza favorevole relativo al vaccino in oggetto, ma indicano che, anche nei soggetti di età superiore ai 65 anni, la somministrazione del vaccino di AstraZeneca è in grado d’indurre significativa protezione sia dallo sviluppo di patologia indotta da Sars-CoV-2, sia dalle forme gravi o addirittura fatali di Covid-19», si legge allora nella circolare firmata dal Dg della Prevenzione Gianni Rezza. Esclusi gli estremamente vulnerabili per immunodeficienza, per cui restano preferenziali i vaccini a mRna, la circolare della Salute lo dice chiaramente: il via libera al prodotto AstraZeneca da parte del gruppo di lavoro su Sars-CoV-2 del Consiglio Superiore di Sanità arriva «anche in una prospettiva di sanità pubblica connotata da limitata disponibilità di dosi vaccinali e alla luce della necessità di conferire protezione a fasce di soggetti più esposti al rischio di sviluppare patologia grave o addirittura forme fatali di Covid-19».
A rilanciare sui vaccini, contemporaneamente alla pubblicazione della circolare, lo stesso ministro Speranza intervenuto a Roma alla presentazione dell’Hub vaccinale di piazza del Cinquecento davanti alla stazione Termini. «Da una parte dobbiamo provare ancora a governare e far flettere la curva nel momento in cui le varianti rendono il virus ancora più veloce nella capacità di contagiare le persone e quindi più difficile da controllare; dall’altra abbiamo bisogno di richiamare tutti alla massima prudenza perché le settimane che abbiamo di fronte non sono facili. Però guardiamo con fiducia al futuro perché abbiamo nuovi strumenti, il vaccino, efficace e sicuro. Ne abbiamo tre già approvati e nuovi ne saranno approvati nelle prossime settimane. Quindi ci sono molte più dosi in arrivo e molte più opportunità di costruire spazi come quello che si trova qui in piazza del Cinquecento, davanti alla stazione Termini». Quello di Roma Termini è il primo hub ferroviario italiano in cui, grazie alla collaborazione fra Regione Lazio, Croce Rossa Italiana e Gruppo FS Italiane, sarà possibile vaccinarsi contro il Covid-19. La struttura, allestita in un’area del Gruppo FS Italiane in piazza dei Cinquecento, è dotata di 21 postazioni vaccinali, di cui due dedicate alle persone con disabilità. A pieno regime sono previste 1.500 vaccinazioni al giorno.

Barbara Gobbi sul Sole24Ore