Covid, scuole chiuse almeno fino all’11 gennaio. Onlit: “federalismo trasporti ha fallito”

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L’Osservatorio Nazionale Liberalizzazioni Trasporti e Infrastrutture critica duramente in un comunicato la decisione di tenere chiuse le scuole fino all’11 gennaio, almeno, e fino al 31 in Veneto, attribuendo alle Regioni la responsabilità di aver gestito male il trasporto pubblico locale rendendo di conseguenza più difficile la convivenza con il Covid.

“Le scuole rimarranno ancora chiuse almeno fino all’11 gennaio, a causa della pessima gestione del Trasporto pubblico locale, saldamente in mano alle regioni dal 1977. Sembra incredibile ma l’utilizzo di parte del parco fermo, che consiste in 30 mila autobus e di altrettanti autisti in cassa integrazione, non è ancora stato organizzato dai Comuni e dalle loro aziende municipali per portare in sicurezza gli studenti a scuola e i pendolari al lavoro – afferma l’Onlit tramite il suo presidente Ballotta -. Se la gestione sanitaria e la somministrazione del vaccino sono in ritardo nonostante i lockdown morbidi di questi mesi, anche il sistema dei trasporti pubblici non riesce ad assicurare un efficace sistema di distanziamento, mostrando scarsa flessibilità e pessima organizzazione aziendale. E’ inspiegabile il motivo per cui non si utilizzino i bus privati. L’uso dei bus Gran Turismo costerebbe meno della metà di quanto costino i bus pubblici. Sono anche più ecologici e puliti con 4,8 anni di età media contro i 12 anni di quelli pubblici. Neppure l’eccezionalità della situazione sanitaria ha scosso l’assetto monopolista del settore chiuso e protetto dall’ ingresso di nuove aziende sui perimetri degli affidamenti comunali e provinciali Nonostante il decreto “Cura Italia”abbia garantito gli stessi corrispettivi economici per tutto il 2019, nonostante le aziende abbiano ridotto i loro servizi, esse sostengono di non avere le risorse necessarie per potenziare i servizi”.

“Le scuole – prosegue Ballotta – hanno già ridotto e scaglionato gli ingressi riducendo i flussi anche con la didattica a distanza, anche il telelavoro ha alleggerito la domanda nelle ore di punta, nonostante ciò i trasporti pubblici alzano ancora bandiera bianca. Più di 20 anni di federalismo dei trasporti ci hanno consegnato aziende inefficienti, un continuo incremento della spesa pubblica – conclude il comunicato – e l’Italia saldamente prima in automobile”.