La disfunzione cognitiva canina (CCD) è una malattia neurodegenerativa nei cani anziani. È stato descritto in precedenza in campioni di cani relativamente piccole utilizzando divere scale di valutazione. Un nuovo studio (1) ha utilizzato una scala di valutazione CCD minimamente modificata sviluppata da ricercatori precedenti per descrivere la prevalenza di CCD in modo più completo in un’ampio campione nazionale (ndr Usa) di cani da compagnia che partecipano al Dog Aging Project (DAP) (n = 15.019).
Le associazioni tra le varie caratteristiche canine, i quartili (2) della durata della vita prevista e il CCD sono state esaminate utilizzando modelli di regressione logistica invariabili e multivariabili e l’analisi della curva operativa del ricevitore (ROC).
Quando si controllano tutte le altre caratteristiche, le probabilità di CCD sono aumentate del 52% con ogni anno di età aggiuntivo. Tra cani della stessa età, stato di salute, tipo di razza e stato di sterilizzazione, le probabilità di CCD erano 6,47 volte più alte nei cani che non erano attivi rispetto a quelli che erano molto attivi. Quando si controllano l’età, il tipo di razza, il livello di attività e altre comorbidità, i cani con una storia di disturbi neurologici, oculari o dell’orecchio hanno maggiori probabilità di CCD.
L’analisi del quartile della durata della vita ha mostrato un’eccellente capacità discriminante tra cani CCD positivi e negativi.
La stima del quartile della durata della vita basata sul peso potrebbe quindi servire come strumento per informare lo screening CCD da parte dei veterinari.
1 – “Evaluation of cognitive function in the Dog Aging Project: associations with baseline canine characteristics”, pubblicato su Scientific reports del 25/08/2022)
2 – In statistica i quartili sono valori/modalità che ripartiscono i gruppi esaminati in quattro parti dello stesso numero
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Fonte: Demenza cani. Aumenta del 50% ogni anno negli anziani che si muovono poco
