Gallio, non solo è meta per gli sport invernali, ma anche un viaggio sui luoghi della Grande Guerra

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Nel cuore dell’Altopiano di Asiago, a soli 4 Km da Asiago, si trova Gallio, una meta gettonata per gli sport invernali. Per gli amanti dello sci di fondo e di discesa e per gli escursionisti, Gallio è uno dei Comuni con più attrattive sportive e turistiche. Ma si tratta di un luogo che ha anche itinerari culturali, perchè anche qui, come negli altri Comuni dell’Altopiano è stata vissuta la Grande Guerra.

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A Gallio la natura montana è spettacolare.

Gli sport praticabili

Nella stagione invernale Gallio è una meta ideale per gli amanti dello sci. Nel suo territorio comunale, infatti, si trovano le piste da sci alpino “Ski Area Le Melette” e “Valbella”, entrambe a soli 4,5 Km circa dal centro del paese, ed il Centro Fondo Campomulo in località Campomulo, con i suoi 150 km di piste da sci nordico. E’ possibile inoltre effettuare  lunghe ciaspolate sulla neve. A 1 km dal centro di Gallio, in località Pakstall, si trova la Valle dei Trampolini, così chiamata appunto per la presenza di trampolini per il salto con gli sci, tra i quali svetta, il famoso K95, dove si sono svolte gare internazionali.

In estate, sono numerosi gli itinerari immersi nella natura e percorribili a piedi, a cavallo ed in mountain-bike alla scoperta di veri e propri angoli di paradiso e dei luoghi della Grande Guerra. Molti di questi percorsi seguono le mulattiere costruite dai soldati nel corso della Prima Guerra Mondiale.

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Panorama su Gallio. Foto: Pag facebook Gallio Turismo

Cosa vedere

La prima cosa che spicca è il Santuario della Madonna del Buso, un tempio dedicato alla Madonna del Caravaggio, edificato nella prima metà del ‘800, distrutto dai bombardamenti del Primo Conflitto Mondiale e poi ricostruito. Nelle vicinanze del Santuario si trova uno strettissimo canyon scavato nella roccia dal torrente Frenzela.

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Il Santuario della Madonna del Buso. Foto: Pag. fb Gallio Turismo

E’ possibile inoltre passeggiare nella Valle dei Mulini della Covola, caratterizzata dall’abbondanza d’acqua, cosa rara data la natura carsica dell’Altopiano. Nel suo primo tratto la valle prende il nome dal torrente che la attraversa, la Covola. Passeggiando per i sentieri spiccano mulini e lavatoi nel passato adoperati per macinare i cereali e conciare le pelli.

C’è poi il Sentiero del Silenzio che si snoda nel bosco in località Campomuletto. Questo particolare itinerario, ha l’obiettivo di mantenere viva la memoria degli eventi bellici che hanno interessato l’Altopiano di Asiago negli anni 1915-18. Lungo il percorso sono state collocate 10 installazioni artistiche, ognuna corredata da una poesia o da uno scritto, con lo scopo di far riflettere i visitatori sull’orrore della guerra e sulla tragedia consumatasi proprio in quei luoghi cent’anni orsono.

E infine è molto suggestivo lo Spitzknotto o Spizegonotto, un enorme masso che, come l’Altar knotto di Rotzo, ricorda per la sua forma un altare.

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Le escursioni possono diventare esperienze uniche. Foto: pag fb Gallio Turismo