Gestione delle autostrade, Gianluca Capristo (vicesegretario PSI provincia di Vicenza): “è l’ora che lo Stato la riprenda in mano”

204

Pochi giorni fa il premier della Spagna, Pedro Sanchez, socialista, non ha rinnovato le concessioni autostradali ai soggetti privati che ne detengono la gestione.  L’effetto del mancato rinnovo è stato clamoroso: oltre 600 km di autostrade sono ritornate sotto il controllo dello Stato, divenendo gratuite. In Italia dal 1990, ovvero da quando è stata avviata una politica di privatizzazione, degli oltre 6000 km di rete autostradale, ben 5.8886,6 vengono gestite da aziende private e 953,8 dall’Anas.

Dopo circa vent’anni di politica liberale lo Stato invece di controllare l’operato dei concessionari si è eclissato sempre di più e ha dato l’opportunità alle aziende private di poter gestire gli utili degli incassi a proprio piacimento. Invece di mitigare i privilegi e favorire l’interesse pubblico rispetto a quello privato, ai diversi gestori della rete autostradale sono state date possibilità che hanno di fatto portato alla scomparsa delle di gare di appalto, al prolungamento infinito delle scadenze delle concessioni, ad una vigilanza sempre meno efficace, all’adeguamento automatico delle tariffe (cresciute per ASPI del 25% in 9 anni), a contributi pubblici, alla defiscalizzazione.

Probabilmente (almeno nei proclami politici) l’intento iniziale della privatizzazione della rete stradale, iniziata negli anni ‘90, non era questo; lo scopo principale era far incassare denaro allo Stato, evitando spese aggiuntive. Intenti sfumati nel nulla e, a fronte dei risultati, si potrebbe anzi sostenere che n’è venuta fuori una doppia beffa per lo Stato, rimasto senza i proprio beni e addirittura costretto a finanziare chi, con proprie risorse, avrebbe dovuto manutentare, consolidare, costruire nuove arterie.

Noi socialisti del vicentino chiediamo allora se non sia opportuno che lo Stato italiano trovi lo stesso coraggio di quello spagnolo e non rinnovi le concessione in scadenza e risolva la cavillosa questione riguardante il concessionario “’Autostrada del Brennero” che non permette allo Stato di divenire proprietario delle proprie strutture.

Noi socialisti auspichiamo che chi oggi ci governa trovi il coraggio di favorire (una volta tanto) gli interessi dei cittadini rispetto a quello delle aziende private che, legittimamente, tendono a fare i propri.

Anche gli italiani oggi sognano e, potrebbero avere, autostrade senza pedaggio.

Gianluca Capristo

Vicesegretario PSI provincia di Vicenza