Giuseppe Roi e i Musei Vicentini. Un paesaggio culturale, il 26 marzo a Palazzo Chiericati

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Cosa hanno significato i lasciti e le donazioni Roi per gli istituti che li hanno ricevuti? Come è stato sviluppato l’organico disegno dell’affidamento del suo patrimonio? Quanto è stato raccolto dell’invito al dialogo tra istituzioni, alla collaborazione nell’autonomia che ha caratterizzato la figura del grande mecenate? Sono questi i temi della giornata di studi “Giuseppe Roi e i Musei Vicentini. Un paesaggio culturale”, promossa martedì 26 marzo alle 16 a Palazzo Chiericati dai Musei civici del Comune di Vicenza e dalla Fondazione Giuseppe Roi.

La tavola rotonda, coordinata da Marco Carminati, si inserisce nel programma di iniziative messo a punto dalla fondazione, istituita dallo stesso Roi nel 1988, nella ricorrenza dei 100 anni dalla nascita del marchese, per celebrarne la straordinaria figura di mecenate, cultore e promotore delle arti, uomo di gusto e di lungimirante progettualità, che ha contributo alla valorizzazione del patrimonio storico artistico e della cultura di Vicenza e degli altri luoghi in cui operò.

Un programma che coinvolge i numerosi attori culturali – musei, istituzioni, associazioni – ai quali il marchese Roi offrì le sue formidabili qualità di attrattore di competenze e saperi e mezzi finanziari, per la realizzazione di progetti innovativi e duraturi, e che pertanto rappresentano lo specchio della ricchezza dei suoi interessi culturali e della modernità della sua visione del mondo, in cui relazione, qualità e impegno civico si coniugano.

Nella varietà degli interessi del marchese – dalla musica alla danza, dall’architettura alle arti decorative, dai viaggi alla cucina – i musei occuparono una posizione centrale. Per questo motivo, grazie alla collaborazione tra l’assessorato alla cultura, al turismo e all’attrattività della città, la direzione dei Musei civici e la Fondazione Giuseppe Roi, la tavola rotonda di martedì 26 marzo indagherà il ruolo che Boso ebbe nella valorizzazione dei musei che sostenne. Non solo come erede dei fondatori ottocenteschi, ma anche come promotore di una innovativa visione integrata del territorio che diventa “paesaggio culturale”, aperto, dinamico, vivo.

Dopo i saluti istituzionali di Ilaria Fantin, assessore alla cultura, al turismo e all’attrattività della città, Fabrizio Magani, soprintendente Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di Verona, Rovigo e Vicenza, Maria Elisa Avagnina, vicepresidente vicario Accademia Olimpica, Mattea Gazzola, direttrice Musei civici di Vicenza, Paola Marini, presidente Fondazione Giuseppe Roi, moderati da Marco Carminati interverranno Guido Beltramini, direttore Palladio Museum, Francesco Gasparini, direttore, Museo Diocesano di Vicenza, Barbara Guidi, direttrice Musei civici di Bassano, Alessandro Martoni, conservatore Museo civico di Palazzo Chiericati.

Sempre nell’ambito delle iniziative per il Centenario, in occasione delle giornate FAI di primavera il 23 e 24 marzo, sono previste visite guidate gratuite all’appartamento Roi all’interno del Museo Civico di Palazzo Chiericati.

Dal 26 marzo al 27 aprile, infine, palazzo San Giacomo e palazzo Cordellina ospitanol’esposizione “E io non sono stato che un passacarte! L’eredità di Giuseppe Boso Roi nei lasciti archivistici alla biblioteca Bertoliana”. Una mostra dei documenti più significativi estratti dai fondi archivistici donati dal marchese Roi, visitabile ad ingesso libero negli orari di apertura delle sedi.

 

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Fonte: Giuseppe Roi e i Musei Vicentini. Un paesaggio culturale, il 26 marzo a Palazzo Chiericati , Comune di Vicenza

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