Infrastrutture, Accenture: “La trasformazione digitale è la chiave per lo sviluppo”

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(Adnkronos) – "L’utilizzo delle tecnologie innovative è fondamentale per la pianificazione, la costruzione e il monitoraggio delle infrastrutture stradali, ferroviarie, portuali, aereoportuali e logistiche nel nostro Paese. Il digitale – e l’intelligenza artificiale in particolare – rappresenta una delle sfide e delle opportunità più rilevanti del nostro tempo ed è cruciale che l'Italia si posizioni in modo strategico per trarne il massimo beneficio, anche nel mondo delle infrastrutture fisiche". A dirlo in un'intervista all'Adnkronos/Labitalia Teodoro Lio, responsabile consumer & manufacturing industries di Accenture.  "In relazione – spiega – al contesto delle infrastrutture stradali, autostradali, ferroviarie, aeroportuali e marittime italiane – complesse anche a causa dell’articolazione del nostro territorio – la trasformazione digitale basata sulle tecnologie innovative costituisce una grande opportunità da cogliere. Crediamo che l’Italia debba puntare a raggiungere obiettivi specifici che riguardano la promozione della sostenibilità ambientale e la digitalizzazione, così come lo sviluppo delle infrastrutture. In questo contesto Il Pnrr ne rappresenta il punto di partenza per l’avvio di numerose iniziative volte alla loro modernizzazione". "Nello specifico – sottolinea – per quanto riguarda il sistema di strade e autostrade l’obiettivo principale attualmente consiste nell’incrementare la sicurezza e nell’integrare le tecnologie digitali – ad esempio, per rendere possibile il monitoraggio dinamico e il controllo a distanza e, allo stesso tempo, migliorare l’impatto ambientale attraverso il rinnovamento delle flotte. Per il settore ferroviario un obiettivo chiave è quello di promuovere il trasporto sostenibile attraverso il rinnovo dei treni regionali con tecnologie pulite come l’elettrico e l'idrogeno".  "La digitalizzazione – osserva Teodoro Lio – sta portando poi una significativa trasformazione anche al settore aeroportuale – nonostante l'assenza di misure specifiche nel Pnrr – permettendo infatti di rendere le operazioni più scalabili e consentendo una forza lavoro più flessibile, grazie a tecnologie avanzate e all’automazione che porteranno a ruoli altamente specializzati. Inoltre, su tutte le tipologie di infrastrutture, l’adozione della tecnologia digitale può consentire di ottimizzare l’utilizzo delle reti, con impatto positivo sull’economia e sui cittadini, pur a capacità fisica data. Un elemento molto importante vista la conformazione del nostro territorio e la difficoltà in molti casi di trovare lo spazio fisico per nuove opere". "In base alla nostra diretta esperienza – avverte – con i principali operatori delle infrastrutture nazionali, riteniamo che ci sia la possibilità concreta di migliorare tutte e tre le fasi chiave relative ad un’opera infrastrutturale: pianificazione, costruzione e gestione operativa. Con gli interventi in fase di pianificazione è possibile dimensionare al meglio le infrastrutture e di conseguenza ottimizzare gli investimenti necessari e nello stesso tempo consentire di disegnare un modello che sarà poi ottimale dai diversi punti di vista: sicurezza, attrattività e sostenibilità". "In fase di costruzione – spiega – le tecnologie digitali abilitano l’efficientamento dei cantieri, con conseguente riduzione di tempi e costi; il monitoraggio degli avanzamenti e la gestione degli imprevisti, con l’obiettivo di contenere varianti, ritardi ed extra costi. Non ultimo, consentono di aumentare la sicurezza del lavoro attraverso l’adozione di strumenti di Intelligenza Artificiale, tema fondamentale ed evidentemente di grande attualità. Anche in fase di operatività dell’infrastruttura una volta costruita, le tecnologie digitali abilitano numerosi vantaggi: dalla ottimizzazione delle attività manutentive al monitoraggio operativo, fino all’ottimizzazione e alla gestione dei flussi di traffico".  3Ma quali sono le specifiche tecnologie che abilitano questi benefici? "L’elemento chiave – argomenta Teodoro Lio – è l’utilizzo degli strumenti tecnologici attraverso il BIM (Building Information Modeling) – un modello per l'ottimizzazione della pianificazione, realizzazione e gestione di costruzioni tramite l’aiuto di un software – che rappresenta il punto di partenza fondamentale per gestire in modo digitale ed efficiente l’intero ciclo di vita delle infrastrutture. Il passo successivo consiste nella creazione di gemelli digitali o digital twins delle opere infrastrutturali: ossia una copia digitale dell’infrastruttura reale che permette di identificare ed indirizzare i requisiti fondamentali della singola opera. In fase di costruzione, la disponibilità di un Cantiere Digitale rappresenta la base per una gestione agile, integrata ed efficiente della costruzione di un’infrastruttura". "Non dimentichiamo – avverte – le tecnologie di Iot (Internet delle cose) e le piattaforme di asset management – oltre al già citato ampio utilizzo dell’Intelligenza Artificiale. In un contesto dove le infrastrutture sono caratterizzate da diversi operatori sia pubblici che privati coinvolti nelle diverse fasi, un prerequisito essenziale è la creazione di standard di comunicazione e in ultima analisi di una base dati comune sulle infrastrutture".  "Questo – afferma – il compito del regolatore, possibilmente anche attraverso una Cabina di Regia specifica sulla Digitalizzazione delle Infrastrutture, aperta alla partecipazione di tutti gli attori attivi su temi di digitalizzazione delle attività di pianificazione, costruzione, gestione e monitoraggio delle infrastrutture portuali, aeroportuali, stradale e autostradali, ferroviarie e logistiche". "Accenture – dice – supporta imprese e istituzioni nell’accelerare l’evoluzione tecnologica nell’intera filiera della progettazione e produzione delle grandi infrastrutture. In questa ottica ci poniamo come attore che coniuga la tecnologia più avanzata con il capitale umano, promuovendo l’adozione di innovazione e digitalizzazione allo scopo di creare valore per imprese e cittadini. Crediamo fortemente nel potenziale delle innovazioni tecnologiche per supportare la crescita dell’Italia, grazie alla piena adozione delle tre tecnologie chiave che rappresentano il 'digital core' delle organizzazioni innovative: il cloud, i Dati e l’Intelligenza Artificiale (AI). Abbiamo investito, ad esempio, nella creazione di una rete di centri di innovazione e poli di eccellenza su tutto il territorio nazionale, per supportare i percorsi di trasformazione delle aziende italiane e sperimentare soluzioni all’avanguardia".  "A Milano – ricorda – abbiamo creato Mixic (Milan industry x innovation center for engineering), un centro per l’ingegneria industriale interamente dedicato all’innovazione nel campo della realizzazione dei grandi impianti e delle infrastrutture. Per fare un esempio, abbiamo realizzato recentemente un progetto con l’industria italiana per monitorare lo stato di avanzamento e la qualità delle costruzioni, accelerando la ricognizione e aumentando la sicurezza in cantiere, grazie all’utilizzo di rilevazioni di droni e di robot guidati da remoto in aree a rischio. Siamo inoltre tra i membri del Most – Centro nazionale per la mobilità sostenibile – dove in collaborazione con università e grandi imprese, ci occupiamo di ricerca e trasferimento tecnologico.    —lavoro/datiwebinfo@adnkronos.com (Web Info)