Insulti omofobi e minacce a Zan, Lorenzoni: “ecco perché serve legge”. Poi attacca Zaia

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«Alessandro Zan è stato minacciato, offeso e insultato dai soliti leoni da tastiera. Per quale motivo? Da anni sta lottando per una legge contro l’omotransfobia, legge di cui è relatore alla Camera». Inizia così il lungo post di Arturo Lorenzoni, vicesindaco di Padova e candidato del centrosinistra contro Zaia, a sostegno e solidarietà di Alessandro Zan, deputato padovano del Partito Democratico. Lo stesso Zan ha bollato come “odio” alcuni messaggi ricevuti, pubblicandoli su Facebook.

«Se qualcuno ha dei dubbi sull’utilità di questa legge, se qualcuno ancora confonde il libero pensiero con gli insulti violenti, legga i commenti vergognosi che gli sono stati rivolti – spiega Lorenzoni -. E di certo non aiutano certe uscite di illustri esponenti della giunta Zaia che non perdono mai l’occasione per definire “aberrazione” decidere di cambiare il proprio sesso o “demoniache” le pratiche per farlo».

«Quello che è successo e che purtroppo continua ad accadere mostra come la battaglia dell’On. Zan – conclude Lorenzoni – sia fondamentale per questo Paese. Non mollare Alessandro! Siamo con te».

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