La “prevenzione e non repressione” di Pupillo e Selmo: i consigli al sindaco… carenze della “gestione” precedente

188

In maggio di questo tormentato 2018 è stata approvata dalle due Camere una Legge, la n.71 , che si titola ??Disposizioni a tutela dei minori per la prevenzione e il contrasto del fenomeno del cyber bullismo”. Una legge, arrivata in ritardo di anni, che punta giustamente a bloccare, o almeno ci prova, questo fenomeno dilagante non solo nelle scuole e in svariate forme, dal linguaggio alla violenza. Cito questa legge solo come elemento che dovrebbe essere assunto, per altri reati come principio. 
Cioè che prevenire è cosa migliore di reprimere, ma solitamente queste prese di coscienza di una società prima e poi delle Istituzioni, Parlamento e Governo, arrivano con qualche ritardo. Nel frattempo il fenomeno, quello del bullismo, ma ora preso da me solo come esempio, e quello della criminalità, minima o grande, sempre di criminalità si tratta, ha preso possesso di interi territori. Ho letto, su VicenzaPiù,di qualche giorno addietro, una dichiarazione rilasciata da un paio di consiglieri comunali di opposizione con i quali, sul piano del principio, non posso che essere d?accordo. Scrivono i consiglieri Giovanni Selmo e Sandro Pupillo una nota diretta al sindaco Francesco Rucco che in sintesi afferma che ?la parola d?ordine deve essere prevenzione e non repressione.? Cosa bella, giusta, umanamente, lo ripeto, condivisibile. Poi aggiungono che ?Le situazioni emergenziali non si risolvono con misure emergenziali! Queste servono solo a spostare i problemi, a rimandarli e a rinviarli. Bisogna invece intraprendere percorsi difficili, complessi, lunghi, di rete. La mano della fermezza è certamente importante quando si ha a che fare con criminali e con persone che non hanno alcuna intenzione di collaborare. Ma accanto alla fermezza è indispensabile ci sia sempre la mano della solidarietà. ? Qui comincio ad avere qualche perplessità, non per i contenuti specifici ma considerando la reale situazione della nostra città che ha una sensazione, nel suo complesso, molto diversa da questi nostri rappresentanti in Consiglio Comunale. Riporto ancora ?È noto che in città le percentuali di criminalità sono in costante calo da anni, le stesse Fornaci sono fra gli spazi verdi più frequentati e amati dalla cittadinanza. Ci sono soggetti che possono essere recuperati… Un invito quindi rivolto al Sindaco di farsi accompagnare (e “consigliare”) non solo dalle forze dell’ordine, che possono tamponare momentaneamente i problemi, ma anche da istituzioni, enti, associazioni (come il Sert, la Caritas, i mediatori culturali, gli stessi cittadini) che possono in gran parte risolverli.? Ritengo che le statistiche sulle percentuali di criminalità siano esatte, ma non per questo del tutto rispecchianti la realtà. Mi risulta che non poche vittime di furtarelli o altro non procedono con la denuncia, magari dopo averlo fatto in precedenza per altri furti. Così come non mi sembra proprio che il Parco delle Fornaci, oggetto della attuale particolare attenzione dei due consiglieri, sia un luogo così ameno come narrano. Mi sembra che gli abitanti della zona abbiano una opinione molto diversa dalla loro. Ma il punto che mi interessa particolarmente non è questo e nemmeno quelli che ho riportato in precedenza. E?invece l?invito rivolto al sindaco di farsi consigliare ecc, ecc. Ho seguito per tutti i dieci anni delle passate legislature, quotidianamente, quanto avveniva in città e particolarmente nelle piazze, nelle strade e nei parchi. Ho notato che si sono fatte iniziative di vario genere, specie in Campo Marzo, addirittura dotandolo di un consigliere delegato che si prodigava ma non comprendeva il nocciolo della vicenda. Oppure trasferendo un assessore alla sicurezza, armi e bagagli, in una zona tormentata, con la convinzione che bastava la presenza di questo signore per liberare dal degrado, ovverossia dall?accattonaggio, dai furti, dallo spaccio ecc. tutta l?area. Esattamente come per Campo Marzo. Campo Marzo e anche altre zone della città, assessore e consigliere delegato, sicuramente consigliati al meglio, non mi pare che abbiano raggiunto un qualche minimo obbiettivo. L?unico risultato è quello di aver lasciato alla città una eredità assai sgradevole. Ma forse i due consiglieri, in particolare uno di questi ottimi consiglieri del dopo, si saranno dimenticati di dare questi loro buoni consigli alla maggioranza di governo cittadino che era la loro maggioranza ? E se invece l?hanno fatto come mai oggi la città è ancora (per merito di due legislature alquanto rumorose sul piano mediatico e assai poco efficienti sul piano della concretezza), spero per poco, sotto schiaffo del degrado e della micro criminalità ? In questi tre ultimi mesi circa ho assistito, tramite i mass media, a un fenomeno interessante. Esponenti del passato governo cittadino, che in forme diverse a volte come consigli, altre come suggerimenti o addirittura accuse, elencano le carenza della loro gestione decennale. Pensando in positivo, consiglio all?attuale maggioranza di ringraziare per il servizio che la precedente le sta fornendo.

Articolo precedenteContinua il grande caldo, ma c’è “Estate sicura”
Articolo successivoConsulta per le politiche di genere, Valeria Porelli: “importante organismo di partecipazione”
Mario Giulianati
Nato a Thiene (Vicenza) il 21 aprile 1934 Residente in Vicenza - Piazzetta San Pietro n. 5 Già insegnante di educazione artistica presso le Scuole Medie della Città e della Provincia . Successivamente , in qualità di docente di ruolo, insegnante di Disegno Tecnico e Tecnologia delle Costruzioni presso l’Istituto Statale per Geometri “A. Canova” di Vicenza. Ricercatore presso l’Istituto Universitario di Venezia – Facoltà di Architettura - Dipartimento di Restauro dei Monumenti (coordinatore: prof. Romeo Ballardini). Attualmente in pensione- Organizzatore di rassegne d’arte e contitolare per un decennio della Galleria l’Incontro - alla Casetta del Palladio in Vicenza Già : * Consigliere Comunale dal 1970 al 1995; * Assessore alla Cultura di Vicenza dall’Aprile 1987 all’ottobre 1992; * Vice sindaco dal Maggio 1990 all’ottobre 1992. * Presidente della Istituzione pubblica “Biblioteca Civica Bertoliana” dal Marzo 1999, all’ottobre 2008 * Presidente della Fondazione “Vicenza Città Solidale”.Onlus * Presidente della Associazione Culturale “11 settembre” *Coordinatore Comitato Scientifico per le celebrazioni del 60° della Costituzione - fino al 150° della Unità d’Italia nel 2011- Prefettura di Vicenza - Decreto Prefetto dott. Mattei - Prot. 2007/4 Area Gab - * Per sei anni collaboratore della Fondazione Brodolini (emanazione del Ministero del Lavoro) di Roma occupandosi del rapporto tra il mondo del lavoro e le scuole professionali ad indirizzo artigianale - artistico. Ha scritto per varie testate