Le 12 vetrate artistiche di Vico Calabrò nella Cappella del carcere di Vicenza grazie ai Re Magi di Vicenza

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Alcune delle vetrate di Vico Calabrò e delle persone detenute
Alcune delle vetrate di Vico Calabrò e delle persone detenute

(Articolo sulle 12 vetrate artistiche di Vico Calabrò, pubblicato su Vicenza Più Viva n. 3 dicembre 2023-gennaio 2024, sul web per gli abbonati tutti i numeri, ndr).

Il “maestro” con l’aiuto di un gruppo di persone detenute ha raccontato su 12 pannelli in plexiglass una storia tratta dal Cantico delle Creature di San Francesco.

Il gruppo “Opera Re Magi” di Vicenza è stato protagonista, grazie anche al Centro Sportivo Italiano, tramite il coinvolgimento di Enrico Mastella, di una appassionante vicenda che ha visto tra i suoi protagonisti il pittore Vico Calabrò. Nel 2020, oltre ai doni portati in carcere, come da tradizione il giorno dell’Epifania, il 6 gennaio, dall’allora Reggente dell’”Opera Re Magi” Pietro Calegaro, fu fatto dono alla Casa circondariale “Filippo Del Papa” di Vicenza, di 12 pannelli in plexiglass da applicare alle finestre della Cappella dell’istituto penitenziario.

il cappellano del Carcere Don Gigi Maistrello col vescovo Pizziol e la reggente Maria Chiara Pavan
il cappellano del Carcere Don Gigi Maistrello col vescovo Pizziol e la reggente Maria Chiara Pavan

Fin qui nulla di particolare, se non fosse per il successivo coinvolgimento del pittore Vico Calabrò, che con l’aiuto di un piccolo gruppo di persone detenute, ha trasformato quei plexiglass in vere e proprie vetrate artistiche. La storia che si è deciso di rappresentare è stata tratta dal Cantico delle Creature, composto da San Francesco nel 1226, due anni prima di morire. Una figura, quella del poverello di Assisi, che da sempre offre una visione di vita e di spiritualità, soprattutto per persone che stanno vivendo un percorso di rinascita, come coloro che sono costretti a rinunciare alla propria libertà perché devono rileggere il proprio passato e i propri errori e così ridare alla propria esistenza delle nuove radici.

Alcune vetrate di Vico Calabrò e delle persone detenute
Alcune vetrate di Vico Calabrò e delle persone detenute

Sono 12 i soggetti raccontati nelle vetrate della Cappella, i cui disegni iniziarono nei primi mesi del 2020, fino alla sospensione a causa della pandemia, che costrinse Calabrò a completare il lavoro nella sua bottega di Caldogno. Poi finalmente le “vetrate” hanno potuto essere installate, dando nuova luce alla Cappella del Carcere, offrendole un colore spirituale e liberatorio.

Il 13 aprile dello scorso anno è stato l’allora vescovo di Vicenza Beniamino Pizziol, nella consueta visita pasquale in carcere, a benedire le nuove vetrate, presenti il cappellano del Carcere Don Gigi Maistrello, la nuova Reggente dell’Opera Re Magi, Maria Chiara Pavan, il Presidente del Csi Vicenza Francesco Brasco, il Direttore Sanità Penitenziaria Ulss 8 Berica Vicenza dottor Stefano Tolio, il Responsabile del progetto “Carcere Sport Insieme” del CSI Vicenza, Enrico Mastella e un gruppo di agenti di Polizia Penitenziaria guidati dall’Ispettore Superiore Andrea Nicolin.

Figuranti dei Re Magi con al centro Enrico Mastella, responsabile del progetto Carcere Scuola per il CSI di Vicenza
Figuranti dei Re Magi con al centro Enrico Mastella, responsabile del progetto Carcere Scuola per il CSI di Vicenza Alla presenza del personale penitenziario e del Direttore Sanità Penitenziaria Ulss<br />8 Berica Vicenza dottor Stefano Tolio,<br />Monsignor Beniamino Pizziol benedice<br />le vetrate della cappella realizzate da<br />Calabrò e alcune persone detenute Alla presenza del personale penitenziario e del Direttore Sanità Penitenziaria Ulss 8 Berica Vicenza dottor Stefano Tolio, Monsignor Beniamino Pizziol benedice le vetrate della cappella realizzate da Calabrò e alcune persone detenute