Le interrogazioni comunali di Ennio Tosetto (Vinova) su varco in Corso Fogazzaro e mancata posa “pietre d’inciampo”

161

Interrogazione su Corso Fogazzaro

Al Signor Sindaco
All’Assessore alla Mobilità

Premesso

Che venerdì 1 novembre giorno festivo il varco su Corso Fogazzaro era aperto al transito delle auto, come risulta da alcune foto inviatemi dai cittadini residenti.
Che a tale fatto, prontamente segnalato alla Polizia Locale, non è stato posto rimedio perché non potevano intervenire sul sistema di segnalazione.
Che anche in occasione della festività di Ferragosto si era presentata la medesima situazione.
Che la sosta lungo detta via risulta spesso non in regola, in alcuni casi documentati da foto le auto sostano fuori dagli spazi consentiti e lungo la pista ciclabile.
Che manca la presenza di sufficienti controlli per il rispetto del codice della strada.

Tutto ciò premesso chiedo al Sindaco e all’Assessore con delega alla Mobilità

– Perché non si è provveduto a verificare il funzionamento del pannello luminoso che regola gli accessi e che prevede la non accessibilità alle auto nei giorni festivi.

– Cosa intende fare e quali azioni intende promuovere attraverso la Polizia Locale e il servizio Mobilità di AIM affinché siano rispettati il codice della strada e la corretta modalità d’uso del parcheggio delle auto negli appositi spazi.

Ennio Tosetto – Consigliere Capogruppo VINOVA


Interrogazione : PIETRE d’INCIAMPO

Rinnovo la domanda di attualità già presentata nella precedente amministrazione per chiedere un aggiornamento.
Il 27 gennaio, Giorno della Memoria, si ricorda la strage degli ebrei e dei “diversi” perpetrata con folle ferocia dal regime dittatoriale nazista tedesco e sostenuta dal regime fascista italiano con la legge sulla razza del 1938.
Nei giorni scorsi abbiamo seguito l’istituzione della commissione parlamentare proposta da Liliana Segre, nominata senatrice a vita dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e deportata a 13 anni ad Auschwitz – Birkenau assieme al padre e a nonni paterni che non fecero ritorno.
Nel 2017, su iniziativa di alcuni consiglieri, è stata votata in Consiglio Comunale la proposta di porre in opera in alcuni luoghi significativi della nostra città le cosiddette “pietre d’inciampo”: concreti segni fisici che ricordano a chi passa in quei luoghi quello che è avvenuto di aberrante in un recente passato.
Il significato deve essere quello del ricordo e della memoria, ma anche di monito e riflessione per tutti affinché fatti simili non possano più ripetersi.
Ad esempio uno dei luoghi doveva essere a San Biagio davanti all’ex Carcere, dove la mattina del 21 dicembre 1944 partirono 77 persone per il campo di concentramento di Mauthausen, e ne tornarono 4; e così in tutti i luoghi dai quali furono prelevati nostri concittadini che non fecero più ritorno perché trucidati dai nazi fascisti.
Nello stesso 2017 era stato avviato l’iter per le necessarie autorizzazioni, che era in fase di conclusione nei primi mesi del 2018.

Tutto ciò premesso CHIEDO al SINDACO e agli Assessori competenti

– a che punto è l’iter;

– se si è avuta risposta per poter procedere con la posa delle “pietre d’inciampo”;

– quando e in quali tempi sarà messa concretamente in atto la posa delle “pietre d’inciampo” nei luoghi della nostra città dove sono stati presi e deportati dai nazi fascisti dei nostri concittadini che non sono più tornati.

L’articolo Le interrogazioni comunali di Ennio Tosetto (Vinova) su varco in Corso Fogazzaro e mancata posa “pietre d’inciampo” proviene da Parlaveneto.