Legge 39/2017, coordinamento regionale Inquilini ATER AMCPS: “aspettiamo modifiche mentre la nostra lotta dovrà continuare”

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Legge 39/2017 da modificare
Legge 39/2017 da modificare

Aspettiamo con ansia, scrive nella nota che pubblichiamo il coordinamento regionale inquilini ATER AMCPS, l’invio dei nuovi bollettini da parte della Regione, a seguito delle delibere che hanno modificato nella sostanza gli effetti nefasti della legge 39/2017. Una legge che da subito abbiamo contestato e combattuto nei presidi, nelle assemblee e nelle manifestazioni. Inutile ricordare che siamo già in ritardo: i nuovi canoni dovevano essere applicati già a Gennaio 2020.

Una dimenticanza, un ritardo (volontario o involontario?) da parte delle ATER/AMCPS hanno rinviato la modifica dei canoni. Poco ci importa: per noi gli effetti delle modifiche partono da Luglio 2019 e da ciò ne dovranno conseguire rimborsi e conguagli.

Su questo punto vogliamo essere chiari: la dichiarazione da parte della regione “entro il 31/12″ non ci va bene; per la stragrande maggioranza degli inquilini delle case popolari anche 50 euro al mese fanno la differenza. Chi ha pagato di più dovrà ottenere il conguaglio (calcolato sui nuovi bollettini cioè andando a scalarlo dai futuri canoni) da subito, dal primo bollettino possibile.

Inoltre rilanciamo e qui alleghiamo la nostra piattaforma di lotta aggiornata, consci del fatto che tanto è stato fatto ma che ancora non siamo del tutto contenti. Vi sono molte tematiche che vogliamo portare avanti, a partire dai punti ancora grigi della legge 39/2017 sino ad arrivare ad un discorso generale sulla malagestione del patrimonio pubblico da parte delle ATER/AMCPS.

Non dimenticandoci che, la battaglia per una riforma radicale delle ATER/AMCPS e più in generale per il diritto alla casa, non finirà di certo con questa legge!

Coordinamento regionale degli inquilini ATER/AMCPS

 

LA NOSTRA LOTTA NON E’ FINITA, LA CASA E’ UN DIRITTO

Il Coordinamento regionale delle inquiline e degli inquilini ATER/AMCPS, nel ribadire i punti qualificanti della piattaforma sulla quale si è formato un vasto movimento contro la legge regionale 39/2017, sostiene che non è possibile alcuna soluzione che non tenga conto dei seguenti obbiettivi:

1) Revoca dell’introduzione del “reddito anomalo”. Chi ha un ISEE “anormalmente” basso ( la pensione d’invalidità non rientra nell’ISEE) e comunque inferiore a 7117,00 euro ( inquilini più colpiti) deve pagare in base al reddito reale.

2) Il canone minimo ERP va riportato dagli attuali 40 euro mensili al livello simbolico previsto dalle leggi precedenti (10 o 15 euro mensili ) per gli inquilini con valori ISEE-ERP inferiori alla soglia di povertà (Il fondo di solidarietà è aleatorio e grava sui Comuni).

3) Sospensione immediata dell’invio da parte degli uffici ATER/AMCPS di diffide per gli inquilini che non hanno pagato il canone aumentato. Retroattività del ricalcolo al 1° luglio 2019: pretendiamo che il conguaglio per chi ha pagato un affitto “maggiorato” venga calcolato sin da subito e dunque a partire dai bollettini di Marzo, scalando la quota dal nuovo canone sino a restituzione completa di quanto pagato in più.

4) SANATORIA per gli inquilini che in questi mesi hanno pagato il canone pre-legge. Non accetteremo che venga contestato agli inquilini di aver pagato il vecchio canone e conseguentemente che venga richiesto di pagare debiti o quant’altro. Da marzo 2020 bisogna ripartire da zero.

5) Regolarizzazione dei nuclei che ad oggi risiedono senza titolo in alloggi ERP, ma che rispettano i requisiti per la permanenza.

6) No alla durata quinquennale dei contratti: locazione permanente, così come previsto dalla normativa statale in materia di edilizia sociale, e decadenza solo nei casi verificati anche con l’ausilio delle organizzazioni che rappresentano gli inquilini.

7) Valore OMI ed equo canone personalizzato definiti in base al periodo di costruzione dell’immobile, alla vetustà e al livello di manutenzione ( come già previsto con DGR272/2019), tenendo conto delle spese sostenute dagli inquilini per ristrutturare e sistemare l’abitazione.

8) No all’applicazione d’ufficio del canone “forzato” OMI, ma solo dopo i necessari accertamenti che saranno a carico dell’ATER/AMCPS ed in contraddittorio con l’inquilino.

9) Estensione ai nuovi inquilini post riforma della soglia di permanenza al valore ISEE-ERP di 35.000 euro.

10) Indicizzazione all’inflazione delle soglie per l’accesso e per il calcolo del canone.

11) Maggiori risorse da destinare al recupero e all’incremento del patrimonio residenziale pubblico ed esclusione della possibilità di alienazione dell’esistente come previsto dall’art.48 della L.R.39/2017 (in facoltà della Giunta Veneta) soprattutto nella Città d’acqua.

12) Piano di rilancio e riqualificazione dell’edilizia residenziale pubblica.

13) Destinazione a scopi sociali e culturali di immobili di proprietà ATER/AMCPS non destinati ad abitazioni ed inutilizzati.

Coordinamento regionale inquilini ATER/AMCPS/AMCPS

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