L’emozione di guardare il cielo da vicino. All’osservatorio astronomico “Beltrame” di Arcugnano per ammirare stelle e pianeti

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Lorenzo Tagliaro, presidente del Gruppo Astrofili Vicentini
Lorenzo Tagliaro, presidente del Gruppo Astrofili Vicentini. Foto: m.c.

(Articolo sull”osservatorio di Arcugnano da VicenzaPiù Viva n. 2 ottobre -novembre 2023, sul web per gli abbonati tutti i numeri, ndr).

Ad Arcugnano, sui Colli Berici, pochi chilometri sopra Monte Berico, sorge l’osservatorio astronomico “Giancarlo Beltrame” dove opera il Gruppo Astrofili Vicentini “Giorgio Abetti”. Sono garantite emozioni uniche. L’osservatorio si trova in via Santa Giustina 127, dietro alla chiesa di Arcugnano e accanto alla scuola elementare. Se si guarda verso il basso, già appena arrivati al parcheggio è possibile vedere un bellissimo panorama della città di Vicenza. Ma qui solitamente si viene per guardare in alto…

L’interno dell’osservatorio

All’entrata si viene accolti da un gruppo di volontari appassionati di scienze astronomiche, che dedicano parte del loro tempo libero allo studio e alla divulgazione dell’astronomia. “Siamo costantemente disponibili a guidare i nostri ospiti nella visione e comprensione della volta celeste” spiega Lorenzo Tagliaro, presidente del gruppo astrofili “Giorgio Abetti”. Appena si entra in un’ampia sala sono esposti modelli in tre dimensioni del Sistema Solare, repliche in scala di razzi e sonde spaziali, una mostra permanente di astrofotografia, modelli dei terreni lunare e marziano, riproduzioni di missili e un sistema di intrattenimento multimediale.

Il telescopio dell'osservatorio di Arcugnano. Foto: m.c.
Il telescopio dell’osservatorio di Arcugnano. Foto: m.c.

Al piano superiore si trova la specola, dove alloggia il moderno telescopio Ritchey- Chrétien da 356 mm di diametro e 2.800 mm di lunghezza focale. Noi siamo riusciti a vedere la Luna crescente che stava tramontando, con tutti i suoi crateri e anche il pianeta Saturno con i suoi anelli. E’ stata un’emozione unica perché l’osservazione così ravvicinata dà l’idea di quanto siano “reali” i pianeti e i satelliti e non di trovarci a guardare un film di fantascienza. Inoltre viene veramente da chiedersi quanto immenso possa essere l’Universo, ricco di tante galassie e se, come si chiedono da molti secoli gli scienziati, esista la vita anche su altri pianeti e galassie.

Il modello rotante che spiega il movimento dei Pianeti
Il modello rotante che spiega il movimento dei Pianeti. Foto: m.c.

“Purtroppo la crescita dell’inquinamento luminoso degli ultimi anni, in particolare dovuto alla città di Vicenza posta a nord dell’Osservatorio, limita le potenzialità dello strumento nell’uso visuale anche se lo sviluppo degli strumenti astronomici e l’utilizzo di filtri selettivi permette di effettuare riprese profonde degli oggetti celesti” spiega Tagliaro.

La riproduzione dei Pianeti del Sistema Solare
La riproduzione dei Pianeti del Sistema Solare. Foto: m.c.

La cupola

La cupola, posta a copertura della specola, è la parte esterna più caratteristica dell’osservatorio astronomico, con i suoi 4 metri di diametro in acciaio inossidabile è visibile a grande distanza nelle giornate di Sole. Fondamentalmente la cupola è costituita da due semi-gusci che si aprono durante l’osservazione e che ruotano per portare la finestra libera sulla zona di cielo di interesse. I disegni seguenti mostrano sia la cupola che l’osservatorio in sezione. Sia l’apertura/chiusura che la rotazione della cupola sono comandate da dei motori monofasi controllati da un quadro elettrico e da una pulsantiera remota posta vicina al basamento del telescopio. È in corso lo studio per rendere possibile il controllo computerizzato della cupola in remoto dalla sala sottostante la specola.

La riproduzione dei terreni lunare e marziano
La riproduzione dei terreni lunare e marziano. Foto: m.c.

L’associazione

“Come gruppo di appassionati di astronomia siamo nati nel 1982, anche se siamo ufficialmente Gruppo Astrofili Vicentini “Giorgio Abetti” dal 1986- spiega il presidente Lorenzo Tagliaro-. L’osservatorio è dedicato a Giancarlo Beltrame, un concittadino illustre di Arcugnano che, durante la sua lunga attività di promotore in campo scientifico, ha dato un forte sostegno allo studio dell’astronomia ed ha sostenuto fattivamente lo sviluppo della nostra Associazione negli anni, donando il telescopio principale e diverse attrezzature accessorie che sono al centro delle varie proposte del nostro gruppo. L’associazione viene quindi fondata ufficialmente nel 1986 da un primo gruppo di pochi appassionati che già da alcuni anni si incontrava presso sedi improvvisate. Attualmente il gruppo conta circa un centinaio di soci e numerosi volontari. Vi sono diversi soci responsabili che hanno accesso all’osservatorio ed utilizzano gli strumenti dell’associazione sia a scopi didattici che di ricerca. Il loro elenco aggiornato è affisso sulla bacheca dell’Osservatorio. Gli altri soci godono delle strutture dell’Osservatorio sotto la guida esperta dei soci responsabili”.

Parte della mostra di astrofotografia
Parte della mostra di astrofotografia. Foto: m.c.

Le attività

E’ possibile osservare il cielo da vicino gratuitamente nelle serate di martedì, prenotando la propria visita su astrofilivicentini.eventbrite.it ma è possibile visitare l’osservatorio anche in altre serate su richiesta, per piccoli gruppi privati. Gli astrofili si trovano anche se c’è maltempo. In caso di pioggia, quando non si può osservare il cielo, si parla di astronomia e nuove scoperte. “Promuoviamo inoltre una consistente attività di divulgazione presso le scuole: moltissime sono le classi di allievi che ci hanno visitato dimostrando curiosità ed interesse”- conclude il presidente Tagliaro.

Molti eventi sono inoltre organizzati presso Villa Caldogno in via Giacomo Zanella a Caldogno. Per consultare l’elenco dei prossimi eventi il sito è https://www.astrofilivicentini.it/

Il modellino che spiega l'eclissi lunare
Il modellino che spiega l’eclissi lunare. Foto: m.c.
Il modello del missile che andò sulla Luna nel 1969
Il modello del missile che andò sulla Luna nel 1969