Marocco – Francia, sale l’attesa anche a Vicenza tra raduni e appelli alla responsabilità

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Marocco – Francia: dentro o fuori, in ogni caso si scrive un capitolo di storia calcistica, stanotte, alle 20 ora italiana.
In quell’istante, sarà dato il via alla seconda semifinale di questi Mondiali Fifa del Qatar al Al Bayt Stadium di Al Khor. Chi vince, si guadagna la finale del torneo contro l’Aergentina di Messi che ieri ha sconfitto la Croazia per 3 a 0.
C’è fermento in vista del match anche a Vicenza, città che ospita una nutrita comunità marocchina, pronta a godersi Marocco Francia in compagnia.
“Tifare la nazionale marocchina – spiega Mustapha Ouanit dell’Associazione Radice – è una grande tradizione nazional popolare, un momento di grande unità di divertimento e di passione genuina per tutti i marocchini. Personalmente, adoro il calcio, quindi capisco bene le marocchine e i marocchini che si preparano, incrociando le dita e sperando in una vittoria contro la Francia oggi per qualificarsi alla finale dei mondiali in Qatar.
Con l’approdo della nazionale di calcio marocchina alla semifinale, dopo la vittoria meritata, ovviamente, contro il Portogallo, è tornata in primo piano anche l’importanza dell’integrazione e della comunanza inter-etnica.
Proprio in questa direzione, e oltre alla dinamica interreligiosa tra la comunità islamica e l’ambito autoctono, si muove lo spazio marocchino-italiano, espressione di un islam moderato, come abbiamo accennato, e di un immigrazione rispettosa del contesto che lo ospita, come è il caso a Vicenza.
Tifare è giusto, ma dobbiamo esserne consapevoli e agire tutti con responsabilità, correttezza e prudenza all’aperto e nei luoghi chiusi o nelle abitazioni private”.
marocco - franciaL’associazione Radice, che unisce la comunità marocchina di Vicenza e provincia, ha organizzato presso la parrocchia San Paolo un incontro speciale per tutte le comunità per seguire in compagnia Marocco – Francia. Il ritrovo è alle 19 e 30.
“Trovarsi con gli amici – spiega il portavoce di Radice – per tifare è una cosa normale, e so bene che molti lo faranno oggi in via Giosuè Carducci 13 a Vicenza, ma dobbiamo sempre avere in testa che proprio nei luoghi chiusi e non arieggiati tanti virus circolano con più facilità.
Non sottovalutiamo, quindi, i rischi e teniamo conto anche qui tutte le cautele proteggendo noi e i nostri amici, facendo conoscere a tutti e a tutte il buono che c’è nella nostra nazione e nella nostra comunità in Italia anche per evitare che i pochi che non rispettano le regole possano rovinare l’immagine dei molti che si comportano correttamente”, conclude il suo intervento Mustapha Ouanit.