Maternità surrogata, bimba veneta nata da genitori vicentini priva di documenti. Luana Zanella (Verdi SI): interrogazione sul caso, occorre una risposta rapida

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Maternità surrogata (foto di repertorio)
Maternità surrogata (foto di repertorio)

La capogruppo di Alleanza Verdi e Sinistra alla Camera, la veneziana Luana Zanella, presenterà una interrogazione ai ministri Piantedosi e Roccella in merito alla vicenda riferita da alcuni quotidiani della bimba veneta nata da genitori vicentini con maternità surrogata all’estero e che sembrerebbe non avere documenti.

Capogruppo di Alleanza Verdi e Sinistra alla Camera Luana Zanella
Capogruppo di Alleanza Verdi e Sinistra alla Camera Luana Zanella

E’ un caso davvero molto anomalo”, spiega Zanella, “se tutto corrisponde al vero sarebbe grave e in totale contrasto con la sentenza delle Sezioni Unite della Cassazione (n. 38162 del 30 dicembre 2022) oltre che con quanto la stessa ministra Roccella, interrogata anche da noi su questa materia, ha spiegato più volte in Aula: cioè la trascrizione delle creature nate all’estero da tecniche artificiali viene sempre assicurata quando vi è un genitore biologico. Il caso in questione, dunque, deve trovare urgentemente una soluzione“.

Sonia (fonti TGRVeneto e Open) ha 4 anni, è nata nel 2019 in una clinica di Kiev in Ucraina, dove la maternità surrogata è legale ed abita in un comune in provincia di Vicenza. Ma non ha un cognome, una tessera sanitaria, un certificato di nascita e un documento dell’anagrafe. Non può frequentare una scuola pubblica né ha un indirizzo ufficiale.

«Sono quattro anni che mia moglie ed io combattiamo perché a nostra figlia venga riconosciuto il diritto che spetta a ogni essere umano: l’identità. Invece, mentre lei cresce e si affaccia alla vita sociale, siamo finiti in un girone infernale di processi e ricorsi», spiega il padre oggi a Repubblica. Sonia è nata a Kiev nel 2019 con la maternità surrogata. Che in Ucraina è legale. Nelle cliniche in cui nascono i bambini i genitori vengono indicati come committenti. I due chiedono l’iscrizione all’anagrafe. Dall’ambasciata italiana a Kiev parte una segnalazione al comune e alla procura. C’è scritto che la bambina è nata con la gestazione per altri

I genitori nel 2020 hanno fatto ricorso al tribunale di Vicenza contro la decisione del Comune di residenza nel Vicentino, ma in primo grado il ricorso è stato respinto sulla base di una sentenza della Cassazione del 2019, secondo la quale trascrivere il genitore intenzionale di una bimba nata da maternità surrogata sarebbe contrario all’ordine pubblico.

La Corte d’Appello a Venezia ha poi respinto la trascrizione dei nomi di entrambi i genitori, ma anche il riconoscimento del padre biologico sulla base del Dna. La coppia si è rivolta alla Corte europea dei diritti dell’Uomo.