Montagna veneta, Alessandra Moretti (Pd) torna alla carica: “rassicurazioni di Zaia sono inutili”

341

“Quando arriveranno i fondi del Governo per i danni provocati dal maltempo e come saranno ripartiti tra i vari territori? Visto che la Regione non ha stanziato un euro per la montagna veneta, almeno ci sia certezza dei finanziamenti statali!”. La richiesta arriva – in una nota del Pd – da Alessandra Moretti, consigliera del Partito Democratico e prima firmataria di un’interrogazione sottoscritta dall’intero gruppo a Palazzo Ferro Fini.

“Ci sono danni per 1,8 miliardi e milioni di alberi rasi al suolo. Servono risorse e occorre intervenire in fretta per gestire al meglio la fase post emergenziale. Lo scorso 23 novembre il sottosegretario all’Economia Bitonci aveva parlato di uno stanziamento di 525 milioni per tutti i territori colpiti dalle alluvioni e le calamità, di cui 135 per il Veneto. Al momento però questi soldi sono soltanto sulla carta, mettendo in grave difficoltà i Comuni. Penso per esempio all’Altopiano di Asiago che ho nuovamente visitato nei giorni scorsi: il legname da raccogliere corrisponde a 20 anni di tagli programmati che avrebbero portato nelle casse comunali circa 400mila euro l’anno. Adesso invece servono 3,5 milioni solo per la rimozione dei tronchi. Un’operazione che va fatta al più presto – insiste Moretti – per evitare che in estate gli alberi rimasti vengano attaccati dai parassiti, rovinando ulteriormente il patrimonio boschivo. C’è poi la questione economica: se i Comuni sono costretti a mettere all’asta il legname in breve tempo, i prezzi crolleranno, con seri problemi di bilancio per le amministrazioni locali”.

“Le rassicurazioni di Zaia sono inutili, la Regione deve essere a fianco della montagna con i fatti, non con le parole. Nel bilancio non ha voluto destinare alcuna risorsa straordinaria per fronteggiare questo disastro, limitandosi a battere cassa con Bruxelles e Roma. Bene, allora ci dica quando la montagna veneta potrà contare sui soldi del ‘Governo amico’ e come verranno ripartiti tra le zone colpite”.