L’Opera Pia Re Magi anche quest’anno il 6 gennaio parte dai Carmini di Vicenza per un viaggio di solidarietà senza meta prefissata

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Un gruppo dell'Opera Pia Re Magi alla partenza in bus
Un gruppo dell'Opera Pia Re Magi alla partenza in bus

L’Opera Pia Re Magi, nata a Vicenza nell’Epifania del 1884 a Vicenza, continua a distinguersi come un’istituzione unica in Italia, focalizzata su opere di carità e donazioni annuali il 6 gennaio (ne parliamo approfonditamente su VicenzaPiù Viva n. 3 in edicola o sfogliabile nella versione web cliccando qui, ndr). Fondata originariamente per il restauro di una chiesa danneggiata, l’associazione si è evoluta nel corso degli anni, estendendo la sua generosità a diverse realtà, dalle residenze per anziani al carcere, dalle famiglie bisognose agli asili nido.

Anche il prossimo 6 gennaio, come avviene ogni anno dal 1884 magari con mezzi diversi, il gruppo di volontari, vecchi e nuovi, salirà dai Carmini, corso Fogazzaro 234, con il ritrovo alle 8.45 (alle origini si partiva dalla parrocchia di Santa Chiara a Vicenza) su un pullman senza conoscere la destinazione esatta e pagando un prezzo minimo per viaggio e pranzo (30 euro, gratuiti per i minori fino a 14 anni). La sorpresa è parte integrante della missione, poiché il direttivo decide la località bisognosa nei mesi precedenti.

Il rituale comprende la partecipazione alla Messa, la lettura dell’atto di offerta e la distribuzione dei doni, seguita da un pranzo di gruppo in cui si raccolgono le prime offerte per l’anno successivo (possono essere raccolte anche presso l?ottica Fin-Gieri in Piazza dei Signori sotto la Basilica Palladiana) per poi risalire sul bus che riporterà tutti ai Carmini con rientro previsto per le 16 circa.

Un gruppo dell'Opera Pia Re Magi davanti al Comune di Sandrigo (Chiara Pavan alla destra del bambino con la stella)
Un gruppo dell’Opera Pia Re Magi davanti al Comune di Sandrigo (Chiara Pavan alla destra del bambino con la stella)

Chiara Pavan, reggente dell’associazione negli ultimi due anni, ha ereditato l’impegno dal suo predecessore Piero Calegaro: “Ognuno fa carità e da ottobre a dicembre di ogni anno si raccoglie una offerta libera e la raccolta totale è destinata all’esigenza individuata per il giorno dell’Epifania. Ma ci sono pensionati che danno anche solo un euro, e alcuni consegnano dei pacchi che possono contenere dei giochi o pannolini o un ferro da stiro”.

Figuranti dei Re Magi con al centro Enrico Mastella, responsabile del progetto Carcere Scuola per il CSI di Vicenza
Figuranti dei Re Magi con al centro Enrico Mastella, responsabile del progetto Carcere Scuola per il CSI di Vicenza

La volontà di donare e assistere comunità in situazioni di emergenza è stata mantenuta con passione, dimostrando che l’Opera Pia Re Magi è molto più di una tradizione, è un impegno duraturo iniziato con il finanziamento del restauro di una chiesa colpita da bombe e successivamente ampliato nel suo raggio d’azione. Nell’Epifania del 2020, ha portato doni alla Casa Circondariale “Filippo Del Papa” a Vicenza, tra cui pannelli in plexiglass decorati da Vico Calabrò e detenuti con competenze artistiche. La varietà dei doni, dai calici per la messa a un fasciatoio per neonati, riflette l’adattabilità dell’associazione alle diverse esigenze.

In conclusione, l’Opera Pia Re Magi rappresenta un faro di speranza e carità, illuminando le vite di coloro che vivono situazioni difficili, dimostrando che la tradizione può adattarsi e prosperare nel corso del tempo.

Appuntamento, quindi, per chi vorrà sabato alle 8.30 ai Carmini: si parte in bella compagnia per dove non si sa, ma la meta è sempre la solidarietà.

Un centro di assistenza per anziani visitato dai Re Magi di Vicenza
Un centro di assistenza per anziani visitato dai Re Magi di Vicenza