I falsi miti sull’orgasmo nell’uomo e nella donna: la sessuologia divulgata da Luigi Jodice

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Orgasmo maschile e femminile
Orgasmo maschile e femminile

Purtroppo la mancata educazione alla sessualità, o molto imprecisa, alimentata ultimamente dai video porno, ha creato nelle persone false convinzioni sull’orgasmo che impediscono loro di vivere una sessualità sana e soddisfacente (per tutte le puntate della sua rubrica clicca su “La sessuologia divulgata da Luigi Jodice“, ndr)..

Il primo falso mito:

L’orgasmo è un’esperienza comune ed è uguale per tutti. In realtà, è un’esperienza soggettiva che dipende dalla modalità di raggiungimento dell’orgasmo che è molto personale.

Il secondo:

Esistono l’orgasmo vaginale e quello clitorideo L’orgasmo della donna è dovuto alla stimolazione diretta o indiretta del clitoride, non vi sono quindi due orgasmi diversi ma diverse sensazioni date dalle diverse situazioni in cui la donna può essere stimolata

Il terzo:

Molti uomini trovano insopportabile che il merito dell’orgasmo nella compagna non sia dovuto al loro pene. Si sentono svalutati a dover usare manovre manuali. Questo perché, nei 2000 anni trascorsi, la nostra educazione religiosa dava un senso univoco alla penetrazione: la procreazione. Infatti ancora oggi vige nella cultura occidentale la penetrazione come simbolo di virilità.

Il quarto :

Nel maschio è possibile esercitare un discreto controllo cosciente sull’orgasmo per decidere quando avere l’eiaculazione. Il controllo è una competenza che viene appresa gradualmente.

Vorrei sottolineare il caso in cui un maschio può avere un’erezione nel momento dei preliminari e perderla immediatamente durante la penetrazione.

Secondo alcuni studi, la causa di ciò, oltre all’ansia da prestazione, è dovuta ad un rapporto troppo stretto con la madre a causa di un padre assente.

Non a caso Sigmund Freud parla di complesso di Edipo quando il bambino si innamora della mamma. Questo innamoramento, comunque, non può durare  per tutta la vita!!!

Luigi Jodice in collaborazione con Maria Cristina Strocchi