Ieri il consiglio comunale di Vicenza dalle 16:30 alle 21 ha discusso soprattutto gli ordini del giorno e la delibera sull’acquisto di Palazzo Thiene. La delibera è stata approvata quasi all’unanimità segnando un momento storico per la città. E adesso? Ne abbiamo parlato con il sindaco Francesco Rucco.
A livello formale quali sono i prossimi passi?
Da oggi è partita l’operazione, dal 31 maggio in poi abbiamo 30 giorni per andare a rogito e attendere le rinunce di prelazione da parte dello Stato: Regione e Mibact. Entro giugno faremo il rogito, poi magari da settembre vorremmo far conoscere il palazzo ai vicentini con delle visite guidate.
Qualche anticipazione su gestione e utilizzo?
Lavoreremo con una cabina di regia con rappresentanti di istituzioni o per una gestione diretta del Comune, previa analisi costi, oppure affidando a terzi, esterni ed esperti di gestione museale. Noi ci siamo concentrati sull’acquisto e in tre mesi siamo riusciti a farlo e portare a casa un voto in consiglio che ha avuto un solo contrario. Organizzeremo sicuramente visite guidate agli spazi e alle opere nella parte museale. Dovremo valutare la parte degli uffici ed eventualmente metterla a reddito, affitandola a una società o a una banca, e il ricavato andrebbe alle casse del Comune.
Durante la visita dei consiglieri comunali di qualche giorno fa è balzato all’occhio il vuoto lasciato dalle statue di Nereo Quagliato. Il ‘giallo’ della loro assenza può essere svelato solo facendo luce sul vincolo.
Il vincolo su Quagliato secondo me non c’era, il Comune però non ha voce in capitolo non essendo stato proprietario né del palazzo, né delle opere. Dispiace perché è un artista che apprezzo. Il Comune ha 4-5 opere non esposte donate da Quagliato, potremmo portarle a Palazzo Thiene per compensare questa perdita.
Vicenza capitale italiana della cultura nel 2024. Ora la candidatura è più forte?
Palazzo Thiene sarà sicuramente operativo come sede museale entro questa data e sarà quindi un’ulteriore attrazione culturale della città.
