Pensioni, Tridico (presidente INPS): “Quota 100 non ha incentivato assunzioni di giovani”

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tridico presidente INPS
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“Rispetto agli impatti occupazionali attraverso la sostituzione dei pensionati in Quota 100 con lavoratori giovani, un’analisi condotta su dati di impresa non mostra evidenza chiara di uno stimolo a maggiori assunzioni derivante dall’anticipo pensionistico”.
Lo ha detto il presidente Inps, Pasquale Tridico, a Montecitorio nel corso della presentazione del XX Rapporto annuale dell’Istituto. “La diseguaglianza nella distribuzione delle retribuzioni va ampliandosi in modo preoccupante, quale effetto parallelo dell’allargamento della marginalità nel mercato del lavoro. Le analisi dell’Istituto, contenute nell’allegato VisitInps al Rapporto annuale, illustrano come la disuguaglianza nei redditi annuali sia cresciuta di quasi il 50% negli ultimi trent’anni, con una varianza che passa da 0,48 nel 1985 a 0,72 nel 2018; la disuguaglianza salariale risulta quasi raddoppiata, con una varianza da 0,24 nel 1985 a 0,44 nel 2018″.”Occorre ripensare il ruolo dei giovani nella società italiana, lavorando a partire da scolarizzazione, occupazione, abitazione e uscita dalla famiglia di origine. Tali aspetti in particolare necessitano di interventi specifici volti, da una parte, a migliorare la qualità della formazione e, dall’altra, a favorire un maggior assorbimento dal tessuto produttivo, capace di evitare quel fenomeno di brain drain che negli anni recenti ha accompagnato la fuga di molti nostri giovani adeguatamente formati e specializzati. A tal fine andrebbero introdotti non solo sgravi contributivi selettivi per le aziende, ma anche politiche di incoraggiamento per gli stessi giovani, quali il riscatto gratuito della laurea a fini pensionistici e di periodi di formazione”.

Fonte Public Policy