Pfas, assessore veneto Bottacin: “ministro Costa fissi i limiti restrittivi come ha fatto il Veneto altrimenti non ha alcuna credibilità”

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Manifestazione a Lonigo contro i Pfas
Manifestazione a Lonigo contro i Pfas

“Ringrazio il Ministro Costa perché mi ha dato ulteriormente modo di spiegare alla gente chi sta ‘ciurlando nel manico’ per i Pfas. Chi per anni mi ha accusato di far morire la gente, mi riferisco al Movimento Cinque Stelle, oggi, invece, definisce limiti nazionali più alti  di quanto fatto da me già nel 2017, lasciando però libero arbitrio alle Regioni di stabilirne di più bassi. Mi sembra una presa in giro e di cattivo gusto”.

Così l’assessore all’Ambiente e alla Protezione Civile della Regione del Veneto replica al Ministro sui limiti relativi ai Pfas negli scarichi.

Gianpaolo Bottacin
Gianpaolo Bottacin

“E’ inutile che il Ministro sposti l’attenzione sull’Europa o su altre questioni –  spiega l’assessore – il dato oggettivo è che lo Stato, da sempre, può e deve fissare i limiti che finora, su alcune sostanze tipo Genix ed il C6O4, non ha fissato. Lo Stato, non la Regione, è inadempiente e nei fatti lo sarà per altri due anni, visto e considerato che i limiti fissati nel Collegato Ambientale entreranno in vigore a due anni dalla sua approvazione”.

“La Regione del Veneto, invece, ha fissato nel 2017 i limiti sui Pfas autonomamente, anche in assenza della norma statale – continua l’assessore -, ecco il perché di 43 ricorsi che stiamo subendo. O ci sono 43 avvocati che hanno preso un abbaglio sostenendo che era competenza dello Stato fissare i limiti, o forse l’abbaglio lo ha preso il Ministro”.

“Ma d’altro canto è stata anche la Commissione bicamerale ecoreati, presieduta allora dall’onorevole Bratti, attuale direttore generale di Ispra, che la competenza nella fissazione di tali limiti è ‘inequivocabilmente dello Stato’  e che le Regioni possono imporre dei limiti più restrittivi, a patto però che lo Stato abbia definito i suoi”, sottolinea ancora l’assessore veneto smentendo categoricamente le affermazioni del Ministro.

 

“A questo punto, o la Commissione bicamerale ecoreati ha preso un abbaglio dopo aver approfondito la tematica e letto migliaia e migliaia di pagine di dossier e sentiti i procuratori – continua l’assessore veneto all’Ambiente -, oppure sta sbagliando il Ministro”.

“A leggere che il Ministero intende fissare un limite per il Genix di ben 7mila nanogrammi per litro, o analogamente di ben 7mila nanogrammi per litro per C6O4, mi vengono i brividi – ribadisce ancora l’assessore -. E’ altresì grave l’affermazione del Ministro sulle specificità territoriali. Intende forse dire che la Regione ha fatto bene a fissare dei limiti in tutto il territorio del Veneto enormemente più bassi di quelli da lui proposti, ma che per lo Stato sono sufficienti limiti molto meno restrittivi? Se il Movimento Cinque Stelle vuole avere un minimo di credibilità in materia di Pfas, fissi gli stessi limiti che ha fissato il Veneto. Fissarli più alti, e poi dire che le regioni possono abbassarli, suona come una presa in giro nei confronti dei cittadini, visto e considerato che questo problema non riguarda solo il Veneto”.