Pfas, in arrivo valori limite e cabina di regia

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Analisi Pfas
Analisi Pfas

Nella bozza del collegato ambiente su cui il governo sta lavorando sono previsti valori limite per gli scarichi interessati alla presenza di sostanze poli e per-fluoro-alchiliche (i cosiddetti Pfas), con l’obiettivo di ridurre e se possibile annullare l’immissione nell’ambiente di queste sostanze.

Viene aggiunta anche una tabella ad hoc nel codice dell’ambiente, nella parte relativa ai criteri generali della disciplina degli scarichi (anche se, al momento, la bozza di provvedimento non ha in allegato la tabella). Ad ogni modo è previsto un periodo transitorio di adeguamento alle misure di regolamentazione degli scarichi di acque reflue industriali e urbane, ponendo valori limite di emissione transitori (al momento ancora indefiniti) unitamente a una precisa tempistica da rispettare.

La bozza di ddl stabilisce però che le Regioni possono definire limiti allo scarico più restrittivi di quelli riportati nella nuova tabella, a seguito della valutazione della qualità dei corpi idrici recettori o attraverso l’adozione delle migliori tecniche disponibili, valutandone la perseguibilità tecnico-economica. Valori limite più restrittivi di quelli indicati in tabella possono essere inoltre adottati, sentita la competente autorità sanitaria, nei casi in cui lo scarico possa avere un impatto sulla qualità di acque il cui uso può determinare il passaggio dei composti Pfas nella catena alimentare, come ad esempio nel caso delle acque destinate all’uso potabile, all’uso irriguo, all’industria alimentare, alle acque per l’abbeveramento del bestiame.

“Per fissare limiti con natura provvisoria, in tempi molto ristretti, è stato richiesto il supporto di Ispra e del Snpa – spiega la relazione illustrativa – Gli enti scientifici hanno ritenuto necessario muovere da elementi già noti e dunque dalla tabella Iss, adottata con nota prot. 9818/2016, integrando le informazioni in quella nota contenute con elementi necessari in ambito di amministrazione ambientale quali ad esempio i metodi analitici di riferimento e il livello di incertezza ritenuto accettabile, in coerenza con analoghi limiti già fissati o in corso di fissazione nel Testo unico ambientale”.

Contestualmente alla pubblicazione di limiti provvisori la bozza di ddl avvia un procedimento tecnico scientifico idoneo alla fissazione di limiti definitivi, che manterranno la loro cogenza anche al termine dei processi di restrizione e bando di alcune delle sostanze Pfas in corso in ambito comunitario e internazionale. Infine viene istituita una Cabina di regia per la delimitazione di un quadro nazionale dell’entità dell’estensione della contaminazione da sostanze perfluoro-alchiliche.

Fonte (Public Policy)@PPolicy_News