Piergiorgio Zancato, il cordoglio dell’Ulss 7 Pedemontana per la morte del medico: “Costante impegno per adolescenti in difficoltà”

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Piergiorgio Zancato
Piergiorgio Zancato

L’ULSS 7 Pedemontana piange la scomparsa prematura di Piergiorgio Zancato, 55 anni, mestrino ma molto noto nel territorio Bassanese, dove ha lavorato ininterrottamente dal 1997, nella sanità pubblica. È morto all’ospedale all’Angelo di Mestre dove era ricoverato. I funerali si svolgeranno sabato 14 ottobre 2023, alle 10, nella chiesa di Prozzolo.

Dal 2019 ricopriva il ruolo di Responsabile dell’Unità Operativa Semplice Età Evolutiva, afferente all’U.O.C. Infanzia Adolescenza Famiglia e Consultori del Distretto di Bassano del Grappa, dopo aver trascorso molti anni all’interno dell’U.O.S. di Neuropsichiatria Infantile del Distretto 1.  In particolare negli ultimi anni aveva assunto il ruolo di responsabile del Centro Adolescenti.

“Tutta l’Azienda è con il pensiero vicina ai familiari di Piergiorgio Zancato – commenta il direttore generale Carlo Bramezza – e siamo certi che la sua figura sarà ricordata con affetto e gratitudine dalle centinaia di adolescenti che ha contribuito ad aiutare in un momento difficile della loro crescita, così come dai loro genitori.

Zancato univa una solida preparazione professionale con un’autentica passione per il suo lavoro e una profonda umanità e queste sue doti emergevano nitidamente osservando il suo lavoro con gli adolescenti e le famiglie, tanto più in un momento storico che ha visto e continua a vedere un incremento significativo degli adolescenti in situazioni di disagio.

Su questi fenomeni emergenti sapeva essere anche un abile commentatore e divulgatore, nella convinzione che fosse importante parlare di questi temi, anche per far sapere che esiste nel territorio una rete di servizi che possono offrire aiuto”.

I colleghi che hanno avuto modo di lavorare al suo fianco lo ricordano come una persona estremamente competente ed empatica, grande professionista sensibile e sempre disponibile. “Ci ha insegnato molto – fanno sapere -. Per noi è stato un esempio di lealtà, correttezza e coerenza sempre teso ad aiutare i fragili, in particolare gli adolescenti e le loro famiglie. In grado di progettare ed attivare percorsi nuovi, non si è mai tirato indietro, infaticabile, generoso, non è mai rimasto a guardare, ha consigliato, curato, condiviso ma soprattutto ascoltato fino agli ultimi giorni di vita.

Ci sentiamo veramente fieri e onorati di averlo conosciuto e di aver lavorato al suo fianco, il suo contributo è stato ed è incommensurabile. Ci stringiamo intorno alla famiglia e cercheremo di fare nostri i suoi insegnamenti e la curiosità che lo ha sempre contraddistinto, nonostante il dolore per la perdita sia veramente grande”.