Plafond 100 milioni promesso da Intesa Sanpaolo a vittime BPVi e Veneto Banca: dopo stop di Messina ora “cancellato” anche da tribunale di Verona

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Carlo Messina (Intesa) e Carlo Padoan, stratega della cessione delle ex Popolari venete a Intesa Sanpaolo
Carlo Messina (Intesa) e Carlo Padoan, stratega della cessione delle ex Popolari venete a Intesa Sanpaolo

Gent.mo direttore (ci scrive l’avv. Fulvio Cavallari di Adusbef Veneto), credo sia la beffa finale, dopo aver assistito al calvario della legge 145 istitutiva del FIR (i più non hanno ancora visto un euro del Fondo Indennizzo Risparmiatori salvo pochi fortunati o, meglio, i più ragionevoli nell’inviare la complessa documentazione richiesta facendosi assistere da esperti e non da capi popolo che hanno privilegiato la protesta alla soluzione dei problemi insieme a Consap) ora si scopre la sentenza (qui scaricabile) del Tribunale di Verona.

L'avv. Fulvio Cavallari, presidente Adusbef del Veneto
L’avv. Fulvio Cavallari, presidente Adusbef del Veneto

Due risparmiatori soci della BPVi avevano chiesto al giudice se potevano aderire all’offerta al pubblico fatta da Intesa riguardante 100 milioni di euro promessi proprio dalla banca come ristoro per i soci azzerati ma la banca aveva obiettato di essere stata “…costretta, suo malgrado, a sospendere l’iniziativa in conseguenza del fatto che nell’ambito di alcuni procedimenti giudiziali è stata prospettata la sua potenziale responsabilità civile verso azionisti (oltre che obbligazionisti subordinati) delle ex Banche Venete...”

L’istituto dell’offerta al pubblico è di difficile applicazione, lo sentenza è chiara in questo senso, nessuna novità, ma i poveri risparmiatori non hanno ottenuto nulla nonostante gli annunci di Intesa Sanpaolo.
Colpisce la resistenza della banca che per un solo euro complessivo ha “intascato” le parti buone delle due ex Popolari Venete con una dotazione extra di oltre 4 miliardi, reazione che, che se ex parte si può capire (hanno evitato una falla economica) dall’altro è il chiaro sintomo di una  precisa volontà di non  dare un euro a nessuno.
Chi con me, per Adusbef, Franco Conte per Codacons, Patrizio Miatello per l’associazione Ezzelino III da Onara e l’avv. prof. Rodolfo Bettiol presenziò in prefettura a Treviso all’incontro voluto proprio dall’allora prefetto per pacificare i contendenti (banche e risparmiatori) ricorderà molto bene che al tavolo c’erano i vertici  di Intesa San Paolo.
Fiumi di parole e di rassicurazioni, pacche sulla spalla, grande kermesse a beneficio di pubblico e stampa ma a conti fatti ecco la verità: nulla di che.
Il triste epilogo di una vicenda che di serio ha veramente molto poco.
Un saluto.
Fulvio Cavallari (presidente Adusbef Veneto)
La vicenda, che non è l’unica delle promesse ai soci azzerati delle due ex Popolari venete non mantenute, non solo da parte di Intesa Sanpaolo, merita un commento, che le chiediamo via mail e qui in forma pubblica, da parte dell’Istituto dell’Ad Carlo Messina, che fece di sicuro una bella promozione di immagine della sua banca all’atto dell’annuncio del plafond di 100 milioni di euro per le “vittime” delle due veneto, diventate poi suoi clienti.
Allo “spot” non fece seguito la sua realizzazione da parte di Messina che non ha mostrato, per trovare il modo di mantenere la promessa, l’impegno che lo ha contraddistinto, ad esempio, in tutte le sue ben più complesse operazioni di acquisizioni, da quella “privilegiata” di BPVi e Veneto Banca fino all’ultima, di mercato, che ha portato nel suo perimetro Ubi Banca, che aveva, ecco una “simpatica” coincidenza, acquisito a condizioni di ultra saldo tre delle 4 a banche risolte: Banca Popolare dell’Etruria e del Lazio, Banca Marche e CariChieti
Il direttore